mercoledì 25 gennaio 2012

Il primo febbraio il logo ufficiale della GMG

Segnaliamo ai nostri amici che dal primo febbraio sarà disponibile il logo ufficiale della GMG di Rio. Continuate a seguirci per poterlo scoprire!!!

martedì 24 gennaio 2012

La parola del Papa: Il messaggio per la giornata delle comunicazioni sociali

In occasione della festività di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, il papa ha diffuso il messaggio per la giornata delle comunicazioni sociali, che vogliamo riportarvi qui di seguito, dato che parla anche di noi che vi forniamo qualche informazione sulla prossima GMG, che cerchiamo di fornirvi delle risposte, di noi che cerchiamo notizie in rete e che usiamo "varie forme di siti, applicazioni e reti sociali":


"Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione"
[Domenica, 20 maggio 2012]

Cari fratelli e sorelle,
all’avvicinarsi della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2012, desidero condividere con voi alcune riflessioni su un aspetto del processo umano della comunicazione che a volte è dimenticato, pur essendo molto importante, e che oggi appare particolarmente necessario richiamare. Si tratta del rapporto tra silenzio e parola: due momenti della comunicazione che devono equilibrarsi, succedersi e integrarsi per ottenere un autentico dialogo e una profonda vicinanza tra le persone. Quando parola e silenzio si escludono a vicenda, la comunicazione si deteriora, o perché provoca un certo stordimento, o perché, al contrario, crea un clima di freddezza; quando, invece, si integrano reciprocamente, la comunicazione acquista valore e significato.
Il silenzio è parte integrante della comunicazione e senza di esso non esistono parole dense di contenuto. Nel silenzio ascoltiamo e conosciamo meglio noi stessi, nasce e si approfondisce il pensiero, comprendiamo con maggiore chiarezza ciò che desideriamo dire o ciò che ci attendiamo dall’altro, scegliamo come esprimerci. Tacendo si permette all’altra persona di parlare, di esprimere se stessa, e a noi di non rimanere legati, senza un opportuno confronto, soltanto alle nostre parole o alle nostre idee. Si apre così uno spazio di ascolto reciproco e diventa possibile una relazione umana più piena. Nel silenzio, ad esempio, si colgono i momenti più autentici della comunicazione tra coloro che si amano: il gesto, l’espressione del volto, il corpo come segni che manifestano la persona. Nel silenzio parlano la gioia, le preoccupazioni, la sofferenza, che proprio in esso trovano una forma di espressione particolarmente intensa. Dal silenzio, dunque, deriva una comunicazione ancora più esigente, che chiama in causa la sensibilità e quella capacità di ascolto che spesso rivela la misura e la natura dei legami. Là dove i messaggi e l’informazione sono abbondanti, il silenzio diventa essenziale per discernere ciò che è importante da ciò che è inutile o accessorio. Una profonda riflessione ci aiuta a scoprire la relazione esistente tra avvenimenti che a prima vista sembrano slegati tra loro, a valutare, ad analizzare i messaggi; e ciò fa sì che si possano condividere opinioni ponderate e pertinenti, dando vita ad un’autentica conoscenza condivisa. Per questo è necessario creare un ambiente propizio, quasi una sorta di “ecosistema” che sappia equilibrare silenzio, parola, immagini e suoni.
Gran parte della dinamica attuale della comunicazione è orientata da domande alla ricerca di risposte. I motori di ricerca e le reti sociali sono il punto di partenza della comunicazione per molte persone che cercano consigli, suggerimenti, informazioni, risposte. Ai nostri giorni, la Rete sta diventando sempre di più il luogo delle domande e delle risposte; anzi, spesso l’uomo contemporaneo è bombardato da risposte a quesiti che egli non si è mai posto e a bisogni che non avverte. Il silenzio è prezioso per favorire il necessario discernimento tra i tanti stimoli e le tante risposte che riceviamo, proprio per riconoscere e focalizzare le domande veramente importanti. Nel complesso e variegato mondo della comunicazione emerge, comunque, l’attenzione di molti verso le domande ultime dell’esistenza umana: chi sono? che cosa posso sapere? che cosa devo fare? che cosa posso sperare? E’ importante accogliere le persone che formulano questi interrogativi, aprendo la possibilità di un dialogo profondo, fatto di parola, di confronto, ma anche di invito alla riflessione e al silenzio, che, a volte, può essere più eloquente di una risposta affrettata e permette a chi si interroga di scendere nel più profondo di se stesso e aprirsi a quel cammino di risposta che Dio ha iscritto nel cuore dell’uomo.
Questo incessante flusso di domande manifesta, in fondo, l’inquietudine dell’essere umano sempre alla ricerca di verità, piccole o grandi, che diano senso e speranza all’esistenza. L’uomo non può accontentarsi di un semplice e tollerante scambio di scettiche opinioni ed esperienze di vita: tutti siamo cercatori di verità e condividiamo questo profondo anelito, tanto più nel nostro tempo in cui “quando le persone si scambiano informazioni, stanno già condividendo se stesse, la loro visione del mondo, le loro speranze, i loro ideali” (Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2011).
Sono da considerare con interesse le varie forme di siti, applicazioni e reti sociali che possono aiutare l’uomo di oggi a vivere momenti di riflessione e di autentica domanda, ma anche a trovare spazi di silenzio, occasioni di preghiera, meditazione o condivisione della Parola di Dio. Nella essenzialità di brevi messaggi, spesso non più lunghi di un versetto biblico, si possono esprimere pensieri profondi se ciascuno non trascura di coltivare la propria interiorità. Non c’è da stupirsi se, nelle diverse tradizioni religiose, la solitudine e il silenzio siano spazi privilegiati per aiutare le persone a ritrovare se stesse e quella Verità che dà senso a tutte le cose. Il Dio della rivelazione biblica parla anche senza parole: “Come mostra la croce di Cristo, Dio parla anche per mezzo del suo silenzio. Il silenzio di Dio, l’esperienza della lontananza dell’Onnipotente e Padre è tappa decisiva nel cammino terreno del Figlio di Dio, Parola incarnata. (…) Il silenzio di Dio prolunga le sue precedenti parole. In questi momenti oscuri Egli parla nel mistero del suo silenzio” (Esort. ap. postsin. Verbum Domini, 30 settembre 2010, 21). Nel silenzio della Croce parla l’eloquenza dell’amore di Dio vissuto sino al dono supremo. Dopo la morte di Cristo, la terra rimane in silenzio e nel Sabato Santo, quando “il Re dorme e il Dio fatto carne sveglia coloro che dormono da secoli” (cfr Ufficio delle Letture del Sabato Santo), risuona la voce di Dio piena di amore per l’umanità.
Se Dio parla all’uomo anche nel silenzio, pure l’uomo scopre nel silenzio la possibilità di parlare con Dio e di Dio. “Abbiamo bisogno di quel silenzio che diventa contemplazione, che ci fa entrare nel silenzio di Dio e così arrivare al punto dove nasce la Parola, la Parola redentrice” (Omelia, S. Messa con i Membri della Commissione Teologica Internazionale, 6 ottobre 2006). Nel parlare della grandezza di Dio, il nostro linguaggio risulta sempre inadeguato e si apre così lo spazio della contemplazione silenziosa. Da questa contemplazione nasce in tutta la sua forza interiore l’urgenza della missione, la necessità imperiosa di “comunicare ciò che abbiamo visto e udito”, affinché tutti siano in comunione con Dio (cfr 1 Gv 1,3). La contemplazione silenziosa ci fa immergere nella sorgente dell’Amore, che ci conduce verso il nostro prossimo, per sentire il suo dolore e offrire la luce di Cristo, il suo Messaggio di vita, il suo dono di amore totale che salva.
Nella contemplazione silenziosa emerge poi, ancora più forte, quella Parola eterna per mezzo della quale fu fatto il mondo, e si coglie quel disegno di salvezza che Dio realizza attraverso parole e gesti in tutta la storia dell’umanità. Come ricorda il Concilio Vaticano II, la Rivelazione divina si realizza con “eventi e parole intimamente connessi, in modo che le opere, compiute da Dio nella storia della salvezza, manifestano e rafforzano la dottrina e le realtà significate dalle parole, mentre le parole proclamano le opere e illustrano il mistero in esse contenuto” (Dei Verbum, 2). E questo disegno di salvezza culmina nella persona di Gesù di Nazaret, mediatore e pienezza di tutta la Rivelazione. Egli ci ha fatto conoscere il vero Volto di Dio Padre e con la sua Croce e Risurrezione ci ha fatti passare dalla schiavitù del peccato e della morte alla libertà dei figli di Dio. La domanda fondamentale sul senso dell’uomo trova nel Mistero di Cristo la risposta capace di dare pace all’inquietudine del cuore umano. E’ da questo Mistero che nasce la missione della Chiesa, ed è questo Mistero che spinge i cristiani a farsi annunciatori di speranza e di salvezza, testimoni di quell’amore che promuove la dignità dell’uomo e che costruisce giustizia e pace.
Parola e silenzio. Educarsi alla comunicazione vuol dire imparare ad ascoltare, a contemplare, oltre che a parlare, e questo è particolarmente importante per gli agenti dell’evangelizzazione: silenzio e parola sono entrambi elementi essenziali e integranti dell’agire comunicativo della Chiesa, per un rinnovato annuncio di Cristo nel mondo contemporaneo. A Maria, il cui silenzio “ascolta e fa fiorire la Parola” (Preghiera per l’Agorà dei Giovani a Loreto, 1-2 settembre 2007), affido tutta l’opera di evangelizzazione che la Chiesa compie tramite i mezzi di comunicazione sociale.

Dal Vaticano, 24 gennaio 2012, Festa di san Francesco di Sales

domenica 22 gennaio 2012

La parola del Papa: l'angelus del 22 gennaio


Cari fratelli e sorelle!
L’odierna domenica cade nel mezzo della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si celebra dal 18 al 25 gennaio. Invito cordialmente tutti ad unirsi alla preghiera che Gesù ha rivolto al Padre alla vigilia della sua passione: “Che siano una sola cosa, perché il mondo creda” (Gv 17,21). Quest’anno, in particolare, la nostra meditazione nella Settimana di preghiera per l’unità fa riferimento ad un brano della Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi, dal quale si è formulato il motto:Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo nostro Signore (cfr 1 Cor 15,51-58). Siamo chiamati a contemplare la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, cioè la sua risurrezione, come un evento che trasforma radicalmente quanti credono in Lui e apre loro l’accesso ad una vita incorruttibile e immortale. Riconoscere e accogliere la forza trasformante della fede in Gesù Cristo sostiene i cristiani anche nella ricerca della piena unità tra di loro.
Quest’anno i sussidi per la Settimana di preghiera per l’unità sono stati preparati da un gruppo polacco. In effetti, la Polonia ha conosciuto una lunga storia di lotte coraggiose contro varie avversità e ha ripetutamente dato prova di grande determinazione, animata dalla fede. Per questo le parole che formano il tema sopra ricordato, hanno una risonanza ed una incisività particolari in Polonia. Nel corso dei secoli, i cristiani polacchi hanno spontaneamente intuito una dimensione spirituale nel loro desiderio di libertà ed hanno compreso che la vera vittoria può giungere solo se accompagnata da una profonda trasformazione interiore. Essi ci ricordano che la nostra ricerca di unità può essere condotta in maniera realistica se il cambiamento avviene innanzitutto in noi stessi e se lasciamo agire Dio, se ci lasciamo trasformare ad immagine di Cristo, se entriamo nella vita nuova in Cristo, che è la vera vittoria. L’unità visibile di tutti i cristiani è sempre opera che viene dall’alto, da Dio, opera che chiede l’umiltà di riconoscere la nostra debolezza e di accogliere il dono. Però, per usare un’espressione che ripeteva spesso il Beato Papa Giovanni Paolo II, ogni dono diventa anche impegno. L’unità che viene da Dio esige dunque il nostro quotidiano impegno di aprirci gli uni agli altri nella carità.
Da molti decenni, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani costituisce un elemento centrale nell’attività ecumenica della Chiesa. Il tempo che dedicheremo alla preghiera per la piena comunione dei discepoli di Cristo ci permetterà di comprendere più profondamente come saremo trasformati dalla sua vittoria, dalla potenza della sua risurrezione. Mercoledì prossimo, come è consuetudine, concluderemo la Settimana di preghiera con la solenne celebrazione dei Vespri della Festa della Conversione di San Paolo, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, alla quale saranno presenti anche i rappresentanti delle altre Chiese e Comunità cristiane. Vi attendo numerosi a tale incontro liturgico per rinnovare insieme la nostra preghiera al Signore, fonte dell’unità. Affidiamola fin da ora, con filiale fiducia, all’intercessione della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa.


Dopo l'Angelus:
Cari fratelli e sorelle,
in questi giorni, vari Paesi dell’Estremo Oriente celebrano con gioia il capodanno lunare. Nella presente situazione mondiale di crisi economico-sociale auguro a tutti quei popoli che il nuovo anno sia concretamente segnato dalla giustizia e dalla pace, porti sollievo a chi soffre, e che specialmente i giovani, con il loro entusiasmo e la loro spinta ideale, possano offrire una nuova speranza al mondo.
Je vous accueille avec joie chers pèlerins francophones, et je salue particulièrement les responsables de la Communauté de Sant’Egidio, dont les membres œuvrent avec courage pour l’annonce de l’Évangile, notamment en Afrique et en Amérique Latine. Il revient, en effet, à chaque baptisé de proclamer, à temps et à contre temps, la Bonne Nouvelle répondant ainsi à la mission que le Seigneur a confiée à ses Apôtres. Je vous invite à prier et à œuvrer pour l’unité de tous les chrétiens. Avec la Vierge Marie, implorons le Seigneur afin qu’il rétablisse, quand il voudra et par les moyens qu’il voudra, la pleine unité visible de tous les baptisés ! Bon dimanche et bonne semaine à tous !
I greet all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Angelus.  This week, Christians throughout the world mark the Week of Prayer for Christian Unity.  We are confident that, as Saint Paul says, “We will all be changed by the victory of our Lord Jesus Christ” (cf. 1 Cor15: 51-58).  Let us renew our prayer for the unity of all of Christ’s followers, and deepen our resolve to be one in him.  Upon each of you and your loved ones at home, I invoke God’s blessings of peace and joy.
Von Herzen grüße ich alle Pilger und Besucher deutscher Sprache. In dieser Woche des Gebets für die Einheit der Christen wollen wir uns an den Herrn wenden, daß er uns auf eine echte Gemeinschaft des Glaubens hin öffne. Natürlich bedarf es dazu auch unserer eigenen Bereitschaft, wie wir es bei den ersten Jüngern im heutigen Evangelium sehen. Auf den Ruf Jesu hin ließen sie sogleich alles zurück und folgten ihm. Auch unsere Berufung ist es, immer wieder aus dem Gewohnten aufzubrechen – in die Ungewißheit, aber auch in die Hoffnung hinein, in der erbarmenden Liebe Gottes stets Geborgenheit zu finden. Der Herr begleite euch und eure Lieben auf allen euren Wegen!
Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española presentes en este rezo del Ángelus, en particular a los fieles de las parroquias de San Bartolomé y de San Andrés, de Murcia, y a los alumnos y profesores del Instituto Maestro Domingo, de Badajoz. En esta Semana de Oración por la Unidad de los Cristianos, exhorto a todos a poner los ojos en el triunfo de Cristo, para que la contemplación de la meta de nuestra esperanza dirija nuestras acciones y plegarias, de modo que, dejándonos trasformar por el Señor, podamos un día reunirnos con él en su Reino. Feliz domingo.
Moje pozdrowienie kieruję do wszystkich Polaków. Zebrani na modlitwie „Anioł Pański” prosimy dzisiaj o dar jedności chrześcijan. Ufni w Bożą pomoc, zanosimy tę modlitwę w pokorze ducha, otwarci na dialog, współpracę i pojednanie. Niech nasze serca przemieni łaska zmartwychwstałego Chrystusa, który modli się za nas – swój Kościół, abyśmy byli jedno. Waszym ekumenicznym inicjatywom z serca błogosławię.
[Rivolgo il mio saluto a tutti i Polacchi. Radunati per la preghiera dell’Angelus, imploriamo oggi l’unità dei cristiani. Fiduciosi nell’aiuto di Dio, rivolgiamo questa preghiera nell’umiltà dello spirito, aperti al dialogo, alla collaborazione e all’unità. I nostri cuori siano trasformati dalla grazia di Cristo risorto che prega per noi, la sua Chiesa, affinché siamo una cosa sola. Benedico di cuore le vostre iniziative ecumeniche.]
Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in modo particolare ai gruppi parrocchiali e alle famiglie, ed auguro a tutti una buona domenica! Buona domenica, buona settimana a tutti voi!

giovedì 19 gennaio 2012

martedì 17 gennaio 2012

La storia delle GMG: Madrid 2011

Siamo quindi giunti alla fine del nostro lungo viaggio che ci ha permesso di riscoprire le GMg del passato, partendo da Roma 1985 arrivando oggi a Madrid 2011.
A breve, forse, un nuovo viaggio partirà, per scoprire altre cose, ma per oggi soffermiamoci in Spagna...

Alla giornata della gioventù del 2011, avente come tema "Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede" (Col. 2,7), presero parte quasi 2.000.000 di giovani e si svolse tra il 15 e il 18 agosto.
In questa occasione non voglio mettervi video di "ricordi", in quanto già presenti nella sezione "souvenir di Madrid", ma voglio comunque regalarvi l'inno.
A presto per un nuovo viaggio!!!


domenica 15 gennaio 2012

La parola del Papa: l'angelus del 15 gennaio


Cari fratelli e sorelle!
Nelle Letture bibliche di questa domenica – la seconda del Tempo Ordinario – emerge il tema della vocazione: nel Vangelo è la chiamata dei primi discepoli da parte di Gesù; nella prima Lettura è la chiamata del profeta Samuele. In entrambi i racconti risalta l’importanza della figura che svolge il ruolo di mediatore, aiutando le persone chiamate a riconoscere la voce di Dio e a seguirla. Nel caso di Samuele, si tratta di Eli, sacerdote del tempio di Silo, dove era custodita anticamente l’arca dell’alleanza, prima di essere trasportata a Gerusalemme. Una notte Samuele, che era ancora un ragazzo e fin da piccolo viveva al servizio del tempio, per tre volte di seguito si sentì chiamare nel sonno e corse da Eli. Ma non era lui a chiamarlo. Alla terza volta Eli capì, e disse a Samuele: Se ti chiamerà ancora, rispondi: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta” (1 Sam 3,9). Così avvenne, e da allora in poi Samuele imparò a riconoscere le parole di Dio e divenne il suo fedele profeta. Nel caso dei discepoli di Gesù, la figura mediatrice è quella di Giovanni Battista. In effetti, Giovanni aveva una vasta cerchia di discepoli, e tra questi vi erano anche le due coppie di fratelli Simone e Andrea, Giovanni e Giacomo, pescatori della Galilea. Proprio a due di questi il Battista indicò Gesù, il giorno dopo il suo battesimo nel fiume Giordano. Lo indicò loro dicendo: “Ecco l’agnello di Dio!” (Gv 1,36), che equivaleva a dire: Ecco il Messia. E quei due seguirono Gesù, rimasero a lungo con Lui e si convinsero che era veramente il Cristo. Subito lo dissero agli altri, e così si formò il primo nucleo di quello che sarebbe diventato il collegio degli Apostoli.
Alla luce di questi due testi, vorrei sottolineare il ruolo decisivo della guida spirituale nel cammino di fede e, in particolare, nella risposta alla vocazione di speciale consacrazione per il servizio di Dio e del suo popolo. Già la stessa fede cristiana, di per sé, presuppone l’annuncio e la testimonianza: infatti essa consiste nell’adesione alla buona notizia che Gesù di Nazaret è morto e risorto, che è Dio. E così anche la chiamata a seguire Gesù più da vicino, rinunciando a formare una propria famiglia per dedicarsi alla grande famiglia della Chiesa, passa normalmente attraverso la testimonianza e la proposta di un “fratello maggiore”, di solito un sacerdote. Questo senza dimenticare il ruolo fondamentale dei genitori, che con la loro fede genuina e gioiosa e il loro amore coniugale mostrano ai figli che è bello ed è possibile costruire tutta la vita sull’amore di Dio.
Cari amici, preghiamo la Vergine Maria per tutti gli educatori, specialmente i sacerdoti e i genitori, perché abbiano piena consapevolezza dell’importanza del loro ruolo spirituale, per favorire nei giovani, oltre alla crescita umana, la risposta alla chiamata di Dio, a dire: “Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta”.

Dopo l'Angelus:
Cari fratelli e sorelle,
celebriamo oggi la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Milioni di persone sono coinvolte nel fenomeno delle migrazioni, ma esse non sono numeri! Sono uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace.
Nel mio Messaggio per questa Giornata del Migrante e del Rifugiato ho richiamato l’attenzione sul tema “Migrazioni e nuova evangelizzazione”, sottolineando che i migranti sono non soltanto destinatari, ma anche protagonisti dell’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo. In questo contesto sono lieto di rivolgere un cordiale saluto ai rappresentanti delle comunità migranti di Roma, oggi presenti in Piazza San Pietro. Benvenuti!
Poi desidero ricordare che dal 18 al 25 di questo mese di gennaio si svolgerà la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Invito tutti, a livello personale e comunitario, ad unirsi spiritualmente e, dove possibile, anche praticamente, per invocare da Dio il dono della piena unità tra i discepoli di Cristo.
En cette Journée du migrant et du réfugié, le thème de cette année « Migrations et nouvelle évangélisation » nous invite, chers pèlerins francophones, à être des porteurs infatigables de la Bonne Nouvelle auprès de nos frères et sœurs réfugiés et migrants. Soyons des témoins authentiques de l’Évangile en vivant concrètement la solidarité et la charité chrétienne, non seulement par la prière mais aussi par des actes. Mercredi commencera la Semaine de prière pour l’Unité des chrétiens. Prions pour la réalisation de cette unité et « laissons-nous transformer par la victoire de Notre Seigneur Jésus Christ ». Que Marie nous accompagne sur le chemin vers la pleine communion ! Avec ma Bénédiction Apostolique !
I offer a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors present at this Angelusprayer.  This Sunday we hear in the Gospel of John how the first Apostles responded to Jesus’ invitation to follow him.  This response is a total giving of oneself which is demonstrated through the change of Simon’s name to Peter.  May we strive to remain open to the Lord’s will for our lives.  I wish all of you a good Sunday.  May God bless you!
Herzlich willkommen sage ich allen Brüdern und Schwestern deutscher Sprache. Unser Christsein gründet nicht auf einer trockenen Theorie oder einer überholten Tradition. Christsein heißt Begegnung mit Jesus Christus, der lebt und der mich ruft. „Meister, wo wohnst du?“, fragen im Evangelium die ersten Jünger, und der Herr lädt sie ein: „Kommt und seht!“. Diese Einladung gilt auch uns, hier und heute. Je mehr wir uns Christus nähern, um so stärker werden wir von seiner Liebe und seinem Leben erfüllt. Und diese Begeisterung im Herrn wollen wir an unsere Mitmenschen weitergeben. Er ist es, der unser Leben hell und froh macht. Euch allen wünsche ich einen gesegneten Sonntag.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española presentes en esta oración mariana, en particular a los profesores y alumnos del Instituto de Villafranca de los Barros, España. En este segundo domingo del tiempo ordinario, el Evangelio nos habla de los primeros discípulos. También en nosotros deben resonar las palabras de Juan el Bautista: “Éste es el Cordero de Dios”, invitándonos a seguir a Jesús, a convivir con Él, a sentirnos interpelados por su mensaje de salvación. Os exhorto a estar siempre disponibles a la voz del Señor, acogiendo su voluntad en nuestras vidas y confesándolo como nuestro Redentor. Que Dios os bendiga.
Serdeczne pozdrowienie kieruję do wszystkich Polaków. Dzisiaj w Światowy Dzień Migranta i Uchodźcy w szczególny sposób pamiętamy w modlitwie o przebywających na obczyźnie. Przedmiotem naszej refleksji są „Migracje a nowa ewangelizacja”. Niech pomoże nam ona lepiej zrozumieć potrzeby migrantów i uchodźców, a szczególnie ich pragnienie spotkania z Bogiem. Wam wszystkim, a zwłaszcza Polakom żyjącym poza granicami ojczyzny, z serca błogosławię.
[Un cordiale saluto rivolgo a tutti i Polacchi. Oggi, nella “Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato”, in modo particolare ricordiamo nella preghiera tutti coloro che vivono in terra straniera. L’oggetto della nostra riflessione è “Migrazioni e nuova evangelizzazione”. Che essa ci aiuti a comprendere meglio i bisogni dei migranti e dei rifugiati e specialmente il loro desiderio di incontrare Dio. Benedico di cuore voi tutti e in modo particolare i Polacchi che vivono fuori della patria.]
E saluto infine con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i ragazzi del catechismo di Segni, accompagnati dal Parroco e dagli educatori, e i giovani di Le Castella – Isola di Capo Rizzuto, che domenica scorsa hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione. A tutti auguro una buona domenica, una buona settimana. Grazie per la vostra attenzione. Buona domenica!.

giovedì 12 gennaio 2012

mercoledì 11 gennaio 2012

La storia delle GMG: Agorà 2009

Posticipiamo ad oggi l'appuntamento con la storia della GMG. Oggi sarà una "puntata" molto breve, in quanto vogliamo farvi rivivere un appuntamento iniziato a Loreto nel 2007, proseguito a Sidney nel 2008 e conclusosi in varie città italiane nel 2009, l'agorà dei giovani italiani che, come già dicemmo in precedenza, può essere vista come una piccola GMG.
Poiché nel 2009 l'evento si sviluppò in diversi luoghi non possiamo dirvi quanti giovani presero parte. Possiamo però dire che il tema dell'anno fu "fino ai confini della terra" (At. 1,8) e possiamo presentarvi l'inno e alcune immagini provenienti dall'agorà lombardo che si tenne a Caravaggio (Bg). A presto per un nuovo viaggio nella storia delle GMG



martedì 10 gennaio 2012

Come compilare il modulo per diventare volontari

Come già saprete da ieri è possibile compilare il modulo ufficiale per diventare volontari recandosi su questo indirizzo.
Purtroppo ad oggi la pagina è solo in portoghese, quindi vi voglio fornire qui di seguito la traduzione dei dati richiesti nella compilazione.
Cominciamo dalla voce "sou voluntario" a cui dovremo rispondere internacional (essendo provenienti dall'italia).
Proseguiamo coi Dati personali (Dados Pessoais):
Name: Nome
Sobrenome: cognome
nome pelo qual quer ser chamado: Nome con il quale si vuole essere chiamati sull'eventuale badge
Data de nasc: Data di nascita (si apre in automatico il calendario)
Passaporte: numero del passaporto (Lasciate bianco se non lo aveste ancora)
Sexo: sesso (masculino: M, Feminino F)
Estato civil: Stato civile (nell'ordine: single, sposato, vedovo o divorziato)
Endereco: indirizzo
Complemento: numero
Bairro: quartiere
Pais: nazione (si cerchi l'italia nella lista)
Telefone Fixo - Cellular: Telefono fisso - cellulare (ad ora per un bug non prende tutti i numeri. a breve il problema sarà risolto. Ricordatevi il (39) iniziale)


Cliccate quindi su avancar


si aprirà la pagina dei titoli di studio (dados accademicos). elementari (fundamental) completati o incompleti, scuole medie (medio) completi o meno, Superiori (superior) completati o no, laureato (Pós-Graduação), con master (mestrado) o dottorando (Doutorado). Si aprirà uno spazio che chiede quale titolo di preciso (qual). compilate e premete avancar


a questo punto siamo a pagina 3, dedicata al proprio impiego (Dados profissionais e habilidades). Selezionate la professione (Profissão) tra, nell'ordine: studente, disoccupato, impiegato, casalingo, autonomo e pensionato, quindi, alla voce "Onde trabalha?" indicate il vostro attuale luogo di lavoro. Vi verranno quindi richieste le esperienze pregresse (Quais foram os últimos dois lugares onde trabalhou e qual era a sua função?) con la richiesta di specificare le ditte e le vostre abilità (Habilidades) scegliendo, nell'ordine, tra: amministrazione, traduzione, turismo, social network, informatica, musica, salute, guidatore o accompagnatore di persone con handicap. Per terminare questa pagina dovrete rispondere se per la GMg sarete o meno automuniti. Clicchiamo quindi nuovamente su avancar


A pagina 4 vi verranno richiesti i dati della diocesi di provenienza (nome da diocese), del vicariato e della parrocchia. Vi verrà quindi richiesto se avete già avuto esperienze di volontariato e, in caso di risposta affermativa, dove, se avete preso parte ad altre GMG e, anche in questo caso, se doveste rispondere affermativamente vi verrà chiesto a quali, se appartenete a qualche particolare comunità o movimento religioso, con richiesta di specificare quale e in che ruolo e, per finire, si chiede se si appartiene a qualche congregazione religiosa con quale ruolo. Clicchiamo quindi su avancar


Siamo quindi a pagina 5, dove vi verrà chiesto il periodo di disponibilità per la GMG, come giorni (da Segunda-Feira, ovvero lunedì, a Domingo, domenica), il periodo del giorno (mattina, pomeriggio o sera), quando sareste disponibili a recarvi in Brasile (nell'ordine: subito, nel 2013, durante le vacanze o durante la GMG) e quanto si potrebbe restare a lavorare come volontario durante la GMG (Quando você poderia estar no Rio para atuar como voluntário?) per organizzare gli alloggi. Clicchiamo nuovamente su avancar


Siamo quindi all'ultima delle 6 pagine di iscrizione, in cui vi verrà chiesto come vorrete lavorare (Modo de atuação) ovvero, nell'ordine: con un team, ospitando pellegrini, pregando, finanziariamente o in altro modo.
Per concludere dovrete trascinare una figura tra le 5 disponibili nel cerchio (in questo caso non posso aiutarvi su quale) e cliccare concluir


Complimenti, avete finito!!!


Per eventuali domande non abbiate timore a chiedere, vedrò di informarmi e riferirvi

domenica 8 gennaio 2012

La parola del Papa: l'angelus dell'8 gennaio


Cari fratelli e sorelle!

Oggi celebriamo la festa del Battesimo del Signore. Stamani ho conferito il Sacramento del Battesimo a sedici bambini, e per questo vorrei proporre una breve riflessione sul nostro essere figli di Dio. Anzitutto però partiamo dal nostro essere semplicemente figli: questa è la condizione fondamentale che ci accomuna tutti. Non tutti siamo genitori, ma tutti sicuramente siamo figli. Venire al mondo non è mai una scelta, non ci viene chiesto prima se vogliamo nascere. Ma durante la vita, possiamo maturare un atteggiamento libero nei confronti della vita stessa: possiamo accoglierla come un dono e, in un certo senso, “diventare” ciò che già siamo: diventare figli. Questo passaggio segna una svolta di maturità nel nostro essere e nel rapporto con i nostri genitori, che si riempie di riconoscenza. E’ un passaggio che ci rende anche capaci di essere a nostra volta genitori – non biologicamente, ma moralmente.

Anche nei confronti di Dio siamo tutti figli. Dio è all’origine dell’esistenza di ogni creatura, ed è Padre in modo singolare di ogni essere umano: ha con lui o con lei una relazione unica, personale. Ognuno di noi è voluto, è amato da Dio. E anche in questa relazione con Dio noi possiamo, per così dire, “rinascere”, cioè diventare ciò che siamo. Questo accade mediante la fede, mediante un “sì” profondo e personale a Dio come origine e fondamento della nostra esistenza. Con questo “sì” io accolgo la vita come dono del Padre che è nei Cieli, un Genitore che non vedo ma in cui credo e che sento nel profondo del cuore essere il Padre mio e di tutti i miei fratelli in umanità, un Padre immensamente buono e fedele. Su che cosa si basa questa fede in Dio Padre? Si basa su Gesù Cristo: la sua persona e la sua storia ci rivelano il Padre, ce lo fanno conoscere, per quanto è possibile in questo mondo. Credere che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, consente di “rinascere dall’alto”, cioè da Dio, che è Amore (cfr Gv 3,3). E teniamo ancora una volta presente che nessuno si fa uomo: siamo nati senza il nostro proprio fare, il passivo di essere nati precede l’attivo del nostro fare. Lo stesso è anche sul livello dell’essere cristiani: nessuno può farsi cristiano solo dalla propria volontà, anche essere cristiano è un dono che precede il nostro fare: dobbiamo essere rinati in una nuova nascita. San Giovanni dice: “A quanti l’hanno accolto / ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12). Questo è il senso del sacramento del Battesimo, il Battesimo è questa nuova nascita, che precede il nostro fare. Con la nostra fede possiamo andare incontro a Cristo, ma solo Lui stesso può farci cristiani e dare a questa nostra volontà, a questo nostro desiderio la risposta, la dignità, il potere di diventare figli di Dio che da noi non abbiamo.

Cari amici, questa domenica del Battesimo del Signore conclude il tempo di Natale. Rendiamo grazie a Dio per questo grande mistero, che è fonte di rigenerazione per la Chiesa e per il mondo intero. Dio si è fatto figlio dell’uomo, perché l’uomo diventi figlio di Dio. Rinnoviamo perciò la gioia di essere figli: come uomini e come cristiani; nati e rinati ad una nuova esistenza divina. Nati dall’amore di un padre e di una madre, e rinati dall’amore di Dio, mediante il Battesimo. Alla Vergine Maria, Madre di Cristo e di tutti coloro che credono in Lui, chiediamo che ci aiuti a vivere realmente da figli di Dio, non a parole, o non solo a parole, ma con i fatti. Scrive ancora san Giovanni: “Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato” (1 Gv 3,23).

Dopo l'Angelus:
Je vous salue cordialement, chers pèlerins de langue française. Alors que dans nombreux pays est célébrée, aujourd’hui, la fête de l’Épiphanie, ici, à Rome, se célèbre, celle du Baptême du Seigneur. Souvenons- nous de notre propre baptême, de ce jour où le regard du Père s’est posé sur chacun de nous, nous inondant de son Esprit et de sa vie. Le Père, désormais, nous appelle par notre nom et nous invite à témoigner de son amour infini pour tout homme. Que la Vierge Marie nous aide à offrir notre vie pour l’annonce de la Bonne Nouvelle ! Avec ma Bénédiction Apostolique !

I am happy to greet all the English-speaking pilgrims and visitors present for this Angelus prayer. In today’s feast, the Baptism of Jesus, God the Father bears witness to his only-begotten Son, and the Holy Spirit anoints him for his imminent public ministry. Let us ask for the courage to be always faithful to the life of communion with the Holy Trinity which we received in Baptism. May God bless all of you abundantly!

Von Herzen grüße ich alle deutschsprachigen Pilger und Besucher hier auf dem Petersplatz. Die Kirche feiert heute das Fest der Taufe Jesu: Am Jordan steht Christus mitten unter den sündigen Menschen als einer von ihnen, und zugleich offenbart ihn der Vater im Himmel als seinen geliebten Sohn. Durch das Sakrament der Taufe werden auch wir zu geliebten Kindern Gottes, neugeschaffen nach dem Bild Jesu Christi. Möge der Heilige Geist uns helfen, die Würde der Gotteskindschaft in der Liebe zum Herrn in allen Wirrnissen zu bewahren und in unserem Leben zu bezeugen für die anderen. Der Herr schenke euch dazu seine Gnade.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana. Celebramos hoy la fiesta del bautismo del Señor en el Jordán, en el que se revela el misterio del nuevo bautismo del agua y del Espíritu. Os exhorto a hacer memoria del día en que fuimos iluminados sacramentalmente en Cristo y comenzamos nuestra existencia como hijos de Dios. Que el compromiso manifestado entonces y la fe que proclamamos, no dejen de resonar en nuestros corazones y nuestras voces. Muchas gracias.

Serdeczne pozdrowienie kieruję do Polaków. Liturgia Kościoła wspomina dziś chrzest Jezusa w Jordanie. Był to gest solidarności z grzesznikami wszystkich czasów, którzy przez Jego dzieło odkupienia doznają Bożego usprawiedliwienia i miłosierdzia. Dziękujmy dziś za to, że i my mamy udział w tej tajemnicy dzięki łasce sakramentu chrztu. Niech Bóg wam błogosławi!

[Un cordiale saluto rivolgo ai polacchi. La liturgia di oggi ricorda il battesimo di Gesù nel Giordano. E’ stato questo un gesto di solidarietà con i peccatori di tutti i tempi, che grazie alla sua opera di redenzione sperimentano la giustificazione e la misericordia di Dio. Rendiamo grazie oggi, perché anche noi partecipiamo a questo mistero per la grazia del sacramento del Battesimo. Dio vi benedica!]

Rivolgo infine un caloroso saluto ai pellegrini di lingua italiana, in modo speciale alle famiglie e ai gruppi parrocchiali. A tutti auguro una buona domenica e, nuovamente, ogni bene per l’anno da poco iniziato. Buona domenica, buon anno. Auguri, grazie!

venerdì 6 gennaio 2012

La parola del Papa: l'angelus del 6 gennaio


Cari fratelli e sorelle!

Oggi, nella solennità dell’Epifania del Signore, ho ordinato, nella Basilica di San Pietro, due nuovi Vescovi, e così perdonate il ritardo. Questa festa dell’Epifania è una festa molto antica, che ha la sua origine nell’Oriente cristiano e mette in risalto il mistero della manifestazione di Gesù Cristo a tutte le genti, rappresentate dai Magi che vennero ad adorare il Re dei Giudei appena nato a Betlemme, come narra il Vangelo di san Matteo (cfr 2,1-12). Quella “luce nuova” che si è accesa nella notte di Natale (cfr Prefazio di Natale I), oggi incomincia a risplendere sul mondo, come suggerisce l’immagine della stella, un segno celeste che attirò l’attenzione dei Magi e li guidò nel loro viaggio verso la Giudea.

Tutto il periodo del Natale e dell’Epifania è caratterizzato dal tema della luce, legato anche al fatto che, nell’emisfero nord, dopo il solstizio d’inverno il giorno riprende ad allungarsi rispetto alla notte. Ma, al di là della loro posizione geografica, per tutti i popoli vale la parola di Cristo: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12). Gesù è il sole apparso all’orizzonte dell’umanità per illuminare l’esistenza personale di ognuno di noi e per guidarci tutti insieme verso la meta del nostro pellegrinaggio, verso la terra della libertà e della pace, in cui vivremo per sempre in piena comunione con Dio e tra di noi.

L’annuncio di questo mistero di salvezza è stato affidato da Cristo alla sua Chiesa. “Esso – scrive san Paolo – è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo” (Ef 3,5-6). L’invito che il profeta Isaia rivolgeva alla città santa Gerusalemme, si può applicare alla Chiesa: “Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. Poiché, ecco, la tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli; ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te” (Is 60,1-2). E’ così, come dice il Profeta: il mondo, con tutte le sue risorse, non è in grado di dare all’umanità la luce per orientare il suo cammino. Lo riscontriamo anche ai nostri giorni: la civiltà occidentale sembra avere smarrito l’orientamento, naviga a vista. Ma la Chiesa, grazie alla Parola di Dio, vede attraverso queste nebbie. Non possiede soluzioni tecniche, ma tiene lo sguardo rivolto alla meta, e offre la luce del Vangelo a tutti gli uomini di buona volontà, di qualunque nazione e cultura.

E’ questa anche la missione dei Rappresentanti Pontifici presso gli Stati e le Organizzazioni internazionali. Proprio stamani, come ho già detto, ho avuto la gioia di conferire l’Ordinazione episcopale a due nuovi Nunzi Apostolici. Affidiamo alla Vergine Maria il loro servizio e l’opera evangelizzatrice di tutta la Chiesa.

* * *

ANNUNCIO DI CONCISTORO
PER LA CREAZIONE DI NUOVI CARDINALI

Ed ora, con grande gioia, annuncio che il prossimo 18 febbraio terrò un Concistoro nel quale nominerò 22 nuovi Membri del Collegio Cardinalizio.

Come è noto, i Cardinali hanno il compito di aiutare il Successore di Pietro nello svolgimento del suo Ministero di confermare i fratelli nella fede e di essere principio e fondamento dell’unità e della comunione della Chiesa.

Ecco i nomi dei nuovi Porporati:

1. Mons. FERNANDO FILONI, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli;

2. Mons. MANUEL MONTEIRO DE CASTRO, Penitenziere Maggiore;

3. Mons. SANTOS ABRIL Y CASTELLÓ, Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore;

4. Mons. ANTONIO MARIA VEGLIÒ, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti;

5. Mons. GIUSEPPE BERTELLO, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente del Governatorato del medesimo Stato;

6. Mons. FRANCESCO COCCOPALMERIO, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi;

7. Mons. JOÃO BRAZ DE AVIZ, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica;

8. Mons. EDWIN FREDERIK O'BRIEN, Pro‑Gran Maestro dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme;

9. Mons. DOMENICO CALCAGNO, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica;

10. Mons. GIUSEPPE VERSALDI, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede;

11. Sua Beatitudine GEORGE ALENCHERRY, Arcivescovo Maggiore di Ernakulam‑Angamaly dei Siro-Malabaresi (India);

12. Mons. THOMAS CHRISTOPHER COLLINS, Arcivescovo di Toronto (Canada);

13. Mons. DOMINIK DUKA, Arcivescovo di Praha (Repubblica Ceca);

14. Mons. WILLEM JACOBUS EIJK, Arcivescovo di Utrecht (Paesi Bassi);

15. Mons. GIUSEPPE BETORI, Arcivescovo di Firenze (Italia);

16. Mons. TIMOTHY MICHAEL DOLAN, Arcivescovo di New York (Stati Uniti d'America);

17. Mons. RAINER MARIA WOELKI, Arcivescovo di Berlin (Repubblica Federale di Germania);

18. Mons. JOHN TONG HON, Vescovo di Hong Kong (Repubblica Popolare Cinese);

Ho deciso, inoltre, di elevare alla dignità cardinalizia un venerato Presule, che svolge il suo ministero di Pastore e Padre di una Chiesa, e tre benemeriti Ecclesiastici, che si sono distinti per il loro impegno a servizio della Chiesa.

Essi sono:

1. Sua Beatitudine LUCIAN MUREŞAN, Arcivescovo Maggiore di Făgăraş e Alba Iulia dei Romeni (Romania);

2. Mons. JULIEN RIES, Sacerdote della Diocesi di Namur e Professore emerito di storia delle religioni presso l'Università Cattolica di Louvain;

3. P. PROSPER GRECH, O.S.A., Docente emerito di varie Università romane e Consultore presso la Congregazione per la Dottrina della Fede;

4. P. KARL BECKER, S.I, Docente emerito della Pontificia Università Gregoriana, Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede.

I nuovi Cardinali provengono da varie parti del mondo, come avete sentito, e svolgono diversi ministeri a servizio della Santa Sede o a contatto diretto con i fedeli quali Padri e Pastori di Chiese particolari.

Vorrei invitare tutti a pregare per i nuovi eletti, chiedendo l’intercessione della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, affinché sappiano testimoniare sempre con coraggio e dedizione il loro amore per Cristo e per la sua Chiesa.

Angelus Domini….

Dopo l'Angelus:
Cari fratelli e sorelle,

sono lieto di rivolgere i più cordiali auguri alle Chiese Orientali che, secondo il calendario giuliano, domani celebreranno il Santo Natale. Ogni famiglia ed ogni comunità sia colma della luce e della pace di Cristo Salvatore!

Ricordo inoltre che l’Epifania è anche la Giornata Missionaria dei Bambini, promossa dalla Pontificia Opera della Santa Infanzia. Bambini di tutto il mondo, riuniti in gruppi, si formano ad una sensibilità missionaria e sostengono tanti progetti di solidarietà per i loro coetanei. Cari bambini e ragazzi! Il vostro cuore sia aperto al mondo, come il cuore di Gesù, ma siate anche attenti a chi vive accanto a voi, sempre pronti a dare una mano.

Je suis heureux de vous saluer, chers frères et sœurs francophones présents pour la prière de l’Angélus. En ce jour de l’Épiphanie, avec les Mages, nous sommes tous invités à marcher pleins de confiance vers le Christ, Lumière des nations. Comme eux laissons-nous guider par l’étoile lumineuse de la Parole qui sauve. En adorant le Seigneur n’ayons pas peur de lui offrir cette nouvelle année, afin qu’elle soit remplie de Foi, d’Espérance et de Charité. En ce jour, j’adresse aussi mes vœux cordiaux à nos frères et à nos sœurs des Églises d’Orient qui célèbrent le Saint Noël ! Avec ma Bénédiction Apostolique !

I am happy to greet all the English-speaking pilgrims and visitors present for this Angelus. Today we celebrate the Epiphany, in which the Lord is made known to the nations. Let us give thanks for the gift of faith and support the world-wide mission of the Church by bearing generous witness, in word and deed, to Jesus our Saviour. I wish you a pleasant stay in Rome. God bless all of you!

Mit Freude grüße ich am heutigen Hochfest der Erscheinung des Herrn alle Pilger und Gäste deutscher Sprache. „Völker wandern zu deinem Licht“ (Jes 60,3), so haben wir in der ersten Lesung aus dem Propheten Jesaja gehört. Und seine Vision hat sich erfüllt: Die Weisen aus dem Morgenland finden durch den Stern zum wahren Licht, zum menschgewordenen Gottessohn. Seitdem hat sich eine große Schar von Menschen und Völkern auf den Weg zu Jesus Christus gemacht. Wie die Sterndeuter wollen auch wir immer wieder innerlich aufbrechen und nach dem wirklichen Licht suchen, das unser Leben hell und leuchtend macht. Euch allen einen gesegneten Festtag!

En esta solemnidad de la Epifanía del Señor, saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española aquí presentes y a cuantos participan en el rezo del Ángelus a través de la radio y la televisión. Con el fervor y la humildad de los Magos de oriente, abramos nuestros corazones ante el Niño Dios y presentémosle lo mejor que haya en nosotros mismos, sobre todo el deseo de acoger su Evangelio y, a su luz, edificar un mundo en el que brille la solidaridad, la concordia y la justicia. Que Dios os bendiga.

Serdecznie pozdrawiam Polaków, a szczególnie uczestników Orszaków Trzech Króli, które dzisiaj przemierzają polskie miasta. Są one symbolem pokoleń ludzi, którzy śladem mędrców ze Wschodu idą do Betlejem w poszukiwaniu Boga. Niech ta inscenizacja przybliży wszystkich do Chrystusa, który nam się objawił i żyje w swoim Kościele. Waszym modlitwom polecam wyświęconego dziś nowego arcybiskupa nuncjusza, waszego rodaka i z serca wam błogosławię.

[Saluto cordialmente tutti i Polacchi e in modo particolare i partecipanti dei Cortei dei Magi che oggi attraversano le città della Polonia. Sono simbolo di tutti coloro che sulle orme dei magi d’Oriente si dirigono a Betlemme in cerca di Dio. Questa rappresentazione avvicini tutti a Cristo che si è manifestato a noi e vive nella Sua Chiesa. Affido alle vostre preghiere un vostro connazionale, il nuovo nunzio apostolico che questa mattina è stato consacrato vescovo. Vi benedico di cuore.]

E saluto infine con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare quanti danno vita al corteo storico-folcloristico, dedicato quest’anno alla città di Pomezia e ai territori del Litorale e dell’Agro Pontino. A tutti auguro una buona festa dell’Epifania! Buona festa a tutti voi!

Iscrizione per i volontari

Vi segnalo che, secondo la pagina FB ufficiale della GMG di Rio, le iscrizioni per i volontari saranno aperte dal 9 gennaio.
Continuate a seguirci, vi terremo informati

giovedì 5 gennaio 2012

Il Padre Nostro nel mondo

Lanciamo oggi una nuova rubrica, che prendo direttamente dalla pagina FB dedicata alla GMG di Rio, e che viene qui spiegata:


"Cari fans,
Il « Padre Nostro » è la prima preghiera che i Cristiani imparano. Essa viene direttamente dà Gesù Cristo e questo fa che questa preghiera è molto importante per noi. Abbiamo accolto il Signore sulla terra da ogni parte con questa preghiera. Ogni giovedì, carichiamo il “Padre Nostro” in una lingua diversa e questa settimana, la preghiera è disponibile in Italiano.
[...] Lo scopo di questo album è di testimoniare l'universalità della nostra Chiesa, che Dio ci aiuti in questo lavoro.
A tutti gli Italiani del mondo: fate sapere che il mondo si prepara per la prossima GMG a Rio nel 2013, condividete la vostra fede in Dio con tutti gli abitanti del vostro paese, che è tanto importante per la nostre fede cattolica.
"Andate, fate discepoli di tutte le nazioni"."



Ecco quindi la prima immagine:



Pagina WEB UFFICIALE italiana per i volontari

Segnaliamo che, a partire da oggi, è stato creato un sito web ufficiale con tutte le news riguardanti i volontari per la GMG di Rio avente anche una pagina in italiano.
Il sito lo potrete trovare qui. Sarà comunque nostra premura aggiornarvi anche sulla nostra pagina su tutte quelle che potranno essere le news principali riguardanti la GMG di Rio e l'opera di volontariato come abbiamo fatto sino ad ora...

mercoledì 4 gennaio 2012

Souvenir di Madrid, quinta puntata

Riprendiamo, dopo la pausa dicembrina, lo spazio dedicato ai vostri video da Madrid, per poter rivivere tutti assieme, tramite le vostre parole e le vostre emozioni, l'avventura vissuta in Spagna.
Oggi il video arriva dalla nostra amica Sally, di Hudson, in Colorado, che ringrazio per la segnalazione e per la cortesia dimostrata. Buona visione!!!


martedì 3 gennaio 2012

La storia delle GMG: Sydney 2008

Siamo quasi giunti alla fine del nostro percorso alla riscoperta delle GMG del passato e oggi, per la seconda volta dopo Buenos Aires, ci spostiamo nel continente australe per giungere in Australia, a Sydney, nel 2008. Tema dell'incontro, a cui presero parte circa 500000 giovani, fu "Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni" (At 1,8).
L'evento, organizzato in cooperazione con gli aborigeni per perseguire il percorso di riconciliazione con questi voluto in primis da Benedetto XVI, ebbe come inno "Receive the power", riascoltabile qui di seguito assieme ad un video con alcuni ricordi da quelle giornate



domenica 1 gennaio 2012

Replica de "la meglio gioventù di Benedetto XVI"

Ecco a voi lo speciale dedicato alla GMG di madrid andato in onda su Rai 1 venerdì 30 dicembre. Buona visione:








La parola del Papa: l'angelus del primo gennaio

Augurando a tutti i nostri amici buon anno vogliamo donarvi anche oggi la parola del Papa pubblicando di seguito l'angelus odierno:


Cari fratelli e sorelle!
Nella liturgia di questo primo giorno dell’anno risuona la triplice benedizione biblica: «Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace» (Nm 6,24-26). Il volto di Dio noi lo possiamo contemplare, si è fatto visibile, si è rivelato in Gesù: Egli è l’immagine visibile del Dio invisibile. E questo grazie anche alla Vergine Maria, della quale oggi celebriamo il titolo più grande, quello con cui partecipa in modo unico alla storia della salvezza: essere Madre di Dio. Nel suo grembo il Figlio dell’Altissimo ha assunto la nostra carne, e noi possiamo contemplare la sua gloria (cfr Gv 1,14), sentire la sua presenza di Dio-con-noi.
Iniziamo così il nuovo anno 2012 fissando lo sguardo sul Volto di Dio che si rivela nel Bambino di Betlemme, e sulla sua Madre Maria, che ha accolto con umile abbandono il disegno divino. Grazie al suo generoso «sì» è apparsa nel mondo la luce vera che illumina ogni uomo (cfr Gv 1,9) e ci è stata riaperta la via della pace.
Cari fratelli e sorelle, come è ormai felice consuetudine, celebriamo quest’oggi la Giornata Mondiale della Pace, la quarantacinquesima. Nel Messaggio che ho indirizzato ai Capi di Stato, ai Rappresentanti delle Nazioni e a tutti gli uomini di buona volontà, e che ha come tema «Educare i giovani alla giustizia e alla pace», ho voluto richiamare la necessità e l’urgenza di offrire alla nuove generazioni adeguati percorsi educativi per una formazione integrale della persona, inclusa la dimensione morale e spirituale (cfr n. 3). Ho voluto sottolineare, in particolare, l’importanza di educare ai valori della giustizia e della pace. I giovani guardano oggi con una certa apprensione al futuro, manifestando aspetti della loro vita che meritano attenzione, come «il desiderio di ricevere una formazione che li prepari in modo più profondo ad affrontare la realtà, la difficoltà a formare una famiglia e a trovare un posto stabile di lavoro, l’effettiva capacità di contribuire al mondo della politica, della cultura e dell’economia per la costruzione di una società dal volto più umano e solidale» (n. 1). Invito tutti ad avere la pazienza e la costanza di ricercare la giustizia e la pace, di coltivare il gusto per ciò che è retto e vero (n. 5). La pace non è mai un bene raggiunto pienamente, ma una meta a cui tutti dobbiamo aspirare e per la quale tutti dobbiamo operare.
Preghiamo perché, nonostante le difficoltà che talvolta rendono arduo il cammino, questa profonda aspirazione si traduca in gesti concreti di riconciliazione, di giustizia e di pace. Preghiamo anche perché i responsabili delle Nazioni rinnovino la disponibilità e l’impegno ad accogliere e favorire questo insopprimibile anelito dell’umanità. Affidiamo questi auspici all’intercessione della Madre del “Re della Pace”, affinché l’anno che inizia sia un tempo di speranza e di pacifica convivenza per il mondo intero.

Dopo l'Angelus:
Cari fratelli e sorelle, in questi giorni ho ricevuto numerosi messaggi augurali: ringrazio tutti con affetto, specialmente per il dono della preghiera. Un deferente augurio desidero indirizzare al Signor Presidente della Repubblica Italiana, mentre all’intero popolo italiano formulo ogni miglior auspicio di pace e di prosperità per l’anno appena iniziato.
Esprimo il mio apprezzamento per le numerose iniziative di preghiera per la pace e di riflessione sul tema che ho proposto nel Messaggio per l’odierna Giornata Mondiale. Ricordo in particolare la Marcia di livello nazionale che si è svolta ieri sera a Brescia, come pure quella promossa stamani a Roma e in altre città del mondo dalla Comunità di Sant’Egidio. Saluto inoltre i giovani dell’Opera Don Orione e le famiglie del Movimento dell’Amore Familiare, che stanotte hanno vegliato in preghiera in Piazza San Pietro.
À vous tous, chers amis francophones, présents ici Place Saint-Pierre ou unis à nous par la radio et la télévision, je souhaite une bonne et une sainte année 2012. En ce premier jour de l’année nous célébrons la solennité de Sainte Marie, Mère de Dieu, et la Journée mondiale de la paix. Dans notre monde si agité, tournons-nous vers Marie avec confiance. Reine de la Paix, regarde avec tendresse tous tes enfants meurtris par la violence, la guerre, les persécutions, et qui sont à la recherche d’un monde plus fraternel ! Sois notre étoile et notre guide sur les chemins de la réconciliation, de la justice et de la paix ! Avec ma Bénédiction Apostolique !
I offer a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors present for the Angelus, as we cross the threshold of a new year. As today marks the World Day of Peace, I invite all of you to join me in praying earnestly for peace throughout the world, for reconciliation and forgiveness in areas of conflict, and for a more just and equitable distribution of the world’s resources. May the Blessed Virgin Mary, whom we honour today as Mother of God, always guide and protect us, helping us to grow in love for her Son, our Saviour Jesus Christ. May God bless all of you!
Einen herzlichen Neujahrsgruß richte ich an die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Ganz besonders grüße ich die Sternsinger aus dem Bistum Würzburg und alle, die in diesen Tagen als Heilige Drei Könige die Weihnachtsbotschaft verkünden. Das erste liturgische Fest des Jahres ehrt Maria, die Mutter Gottes. Voll Freude schauen wir auf sie, die Mutter des Erlösers, die der Herr auch uns zur Mutter gegeben hat. In kindlicher Liebe wollen wir uns in diesem Jahr dem mütterlichen Schutz Marias anvertrauen, damit sie uns immer mehr zu Jesus, ihrem Sohn, führe. Gott segne euch alle!
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española aquí presentes y a cuantos participan en el rezo del Ángelus a través de la radio y la televisión. En este primer día del año, la Iglesia contempla con fervor a María Santísima, Madre de Dios y madre nuestra, y a su Inmaculado Corazón encomienda confiada el deseo de que brote por todas partes la justicia y la paz y cesen las guerras, las divisiones y las enemistades entre los hombres. ¡Feliz año nuevo!
Aos peregrinos de língua portuguesa, às suas famílias e nações, desejo um Ano Novo feliz e santo, na paz de Cristo!
Serdecznie witam i pozdrawiam Polaków. Życzę wszystkim dobrego Nowego Roku, bogatego w Boże dary, w moc i światło Ewangelii. Bogu, który czuwa nad nami i nas prowadzi powierzamy cały świat, Kościół, sprawy osobiste i nadzieję na lepszą przyszłość. Nasze prośby, pragnienia i zamiary składamy w ręce Najświętszej Bożej Rodzicielki Maryi. Z serca wam błogosławię.
[Do il mio benvenuto e cordiale saluto a tutti i Polacchi. A tutti formulo gli auguri di buon Anno Nuovo, ricco di doni di Dio, di forza e di luce del Vangelo. A Dio che vigila su di noi e che ci guida affido il mondo intero, la Chiesa, le preoccupazioni personali e la speranza per un futuro migliore. Nelle mani della Beatissima Vergine Maria Madre di Dio deponiamo le nostre richieste, i desideri e i nostri progetti. Vi benedico di cuore.]
Rivolgo infine un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare agli amici e volontari della Fraterna Domus di Roma. Auguro a tutti di iniziare il nuovo anno nella luce e nella pace di Cristo Salvatore. Tanti auguri di buon anno a tutti!