venerdì 30 dicembre 2011

La meglio gioventù di Benedetto XVI in onda su Rai 1

Ricordiamo che a breve, su Rai uno, andrà in onda il programma "la meglio gioventù di Benedetto XVI": Questa la scheda del programma tratta dal sito della Rai:


Rai Vaticano presenta
“LA MEGLIO GIOVENTU’ DI BENEDETTO XVI”
Venerdì 30 dicembre, ore 23,40, Rai Uno

“Questa è la gioventù del Papa”, gridano tutti in coro mentre seguono ovunque Benedetto XVI. Ma chi sono veramente? Che cosa pensano e che cosa rappresentano questi ragazzi che il Papa teologo è riuscito ad attrarre intorno a sé e alla sua Chiesa?
“La Meglio gioventù di Benedetto XVI” è il loro “ritratto dal vivo”; è un bilancio, un commento e una riflessione sui protagonisti della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid celebrata lo scorso agosto, su coloro che hanno saputo animare passo dopo passo il cammino del Pontefice.
Un percorso, fatto di immagini e parole, che conduce tutti noi a riconoscere nei giovani della “generazione Ratzinger” uno tra i più efficaci strumenti della nuova evangelizzazione, il volto gioioso del cristianesimo del terzo millennio.
Il programma è stato realizzato dalla struttura Rai Vaticano, attraverso la collaborazione dei giornalisti delle testate Rai. Aldo Maria Valli, vaticanista del Tg1, traccia un quadro delle contraddizioni che investono la Spagna moderna, non più così profondamente cattolica come un tempo; Lucio Brunelli, del Tg2, offre una vasta panoramica sui volti, le voci e i personaggi incontrati lungo le strade delle giornate spagnole; Sergio Criscuoli, del Tg3, racconta in diretta la cronaca degli indimenticabili momenti di questa Giornata Mondiale della Gioventù madrilena. Il tutto con il coordinamento editoriale di Filippo Di Giacomo.
L’appuntamento è su Rai Uno: non mancate!

Vi segnaliamo che ritrasmetteremo la puntata sul blog se dovesse essere disponibile in rete. Restate quindi sintonizzati e... Buona visione

mercoledì 28 dicembre 2011

La meglio gioventù di Benedetto XVI

Vi rigiro il seguente consiglio giunto dalla pagina ufficiale Facebook della GMG di Madrid:

"Venerdi 30 Dicembre ore 23.40 su rai1: "La meglio gioventù di Benedetto XVI"...rivredremo bellissimi momenti che hanno caratterizzato quest'anno...da vedere o da registrare...da non perdere! :) ESTA ES LA JUVENTUD DEL PAPA!!!"


Che aspettate allora? Preparate il videoregistratore e... BUONA VISIONE

martedì 27 dicembre 2011

La storia delle GMG: Loreto 2007

Oggi andiamo alla riscoperta di un evento che, pur non essendo stata una GMG vera e propria, a questa iniziativa si ricollega, ovvero l'agorà dei giovani italiani, iniziata nel 2007 con l'incontro nazionale di Loreto, svoltosi l'1 e il 2 settembre, che oggi rivivremo.
A questa iniziativa presero parte circa 500000 persone e il tema fu: "Come io vi ho amato, la missione come ascolto". Analogamente alle GMG l'evento è stato preceduto dalle giornate nelle diocesi di Emilia Romagna, Abruzzo, Umbria e Marche. L'inno, ascoltabile qui di seguito, si intitolava "luce di verità". Inoltre vi inserisco un breve video che vi permetterà di rivivere quei due giorni
Alla prossima :)





lunedì 26 dicembre 2011

La parola del Papa: l'angelus dell'26 dicembre

Pubblichiamo l'angelus pronunciato oggi da S.S. Benedetto XVI in occasione della festività di S.Stefano:


Cari fratelli e sorelle!
All’indomani della solenne liturgia del Natale del Signore, oggi celebriamo la festa di Santo Stefano, diacono e primo martire della Chiesa. Lo storico Eusebio di Cesarea lo definisce il «martire perfetto» (Die Kirchengeschichte V,2,5: GCS II,1, Lipsia 1903, 430), perché è scritto negli Atti degli Apostoli: «Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo» (6,8). San Gregorio di Nissa commenta: «Era un uomo onesto e pieno di Spirito Santo: con la bontà dell’animo adempiva l’incarico di nutrire i poveri e con la libertà della parola e la forza dello Spirito Santo chiudeva la bocca ai nemici della verità» (Sermo in Sanctum Stephanum IIGNOX,1, Leiden 1990, 98). Uomo di preghiera e di evangelizzazione, Stefano, il cui nome significa “corona”, ha ricevuto da Dio il dono del martirio. Infatti egli «pieno di Spirito Santo … vide la gloria di Dio» (At 7,55) e mentre fu lapidato pregava: “Signore Gesù, accogli il mio spirito” (At 7,59). Poi, caduto in ginocchio, supplicava il perdono per gli accusatori: «Signore, non imputare loro questo peccato» (At 7,60). Per questo la Chiesa orientale canta negli inni: «Le pietre sono diventate per te gradini e scale per la celeste ascesa … e ti sei accostato gioioso alla festosa adunanza degli angeli» (MHNAIA t. II, Roma 1889, 694.695).
Dopo la generazione degli Apostoli, i martiri acquistano un posto di primo piano nella considerazione della Comunità cristiana. Nei tempi di maggiore persecuzione, il loro elogio rinfranca il faticoso cammino dei fedeli e incoraggia chi è in cerca della verità a convertirsi al Signore. Perciò la Chiesa, per divina disposizione, venera le reliquie dei martiri e li onora con soprannomi quali «maestri di vita», «testimoni viventi», «colonne animate», «silenziosi messaggeri» (Gregorio di nazianzo, Oratio 43, 5: PG 36, 500 C).
Cari amici, la vera imitazione di Cristo è l’amore, che alcuni scrittori cristiani hanno definito il «martirio segreto». A tale proposito san Clemente di Alessandria scrive: «Coloro che mettono in pratica i comandamenti del Signore gli rendono testimonianza in ogni azione, poiché fanno ciò che Egli vuole e fedelmente invocano il nome del Signore» (Stromatum IV, 7,43,4: SC 463, Paris 2001, 130). Come nell’antichità anche oggi la sincera adesione al Vangelo può richiedere il sacrificio della vita e molti cristiani in varie parti del mondo sono esposti a persecuzione e talvolta al martirio. Ma, ci ricorda il Signore, «chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato» (Mt 10,22).
A Maria Santissima, Regina dei Martiri, rivolgiamo la nostra supplica per custodire integra la volontà di bene, soprattutto verso coloro che ci avversano. In particolare affidiamo alla misericordia divina oggi i diaconi della Chiesa, affinché, illuminati dall’esempio di Santo Stefano, collaborino, secondo la missione loro propria, all’impegno di evangelizzazione (cfr Esort. ap. postsin. Verbum Domini, 94).

APPELLO
Cari fratelli e sorelle!
Il Santo Natale suscita in noi, in modo ancora più forte, la preghiera a Dio affinché si fermino le mani dei violenti, che seminano morte e nel mondo possano regnare la giustizia e la pace. Ma la nostra terra continua ad essere intrisa di sangue innocente. Ho appreso con profonda tristezza la notizia degli attentati che, anche quest’anno nel Giorno della Nascita di Gesù, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese della Nigeria. Desidero manifestare la mia sincera e affettuosa vicinanza alla comunità cristiana e a tutti coloro che sono stati colpiti da questo assurdo gesto e invito a pregare il Signore per le numerose vittime. Faccio appello affinché con il concorso delle varie componenti sociali, si ritrovino sicurezza e serenità. In questo momento voglio ripetere ancora una volta con forza: la violenza è una via che conduce solamente al dolore, alla distruzione e alla morte; il rispetto, la riconciliazione e l’amore sono l'unica via per giungere alla pace.

Dopo l'Angelus:
Chers pèlerins de langue française, au lendemain de Noël l’Église fête le premier témoin du Christ ressuscité. Saint Étienne a vécu, jusqu’à sa mort, le message de salut que le Christ a apporté à notre monde. La naissance du Fils de Dieu nous encourage à témoigner de sa présence au milieu de son peuple même dans l’adversité. Pensons à tous les chrétiens persécutés à travers le monde, qui, suivant l’exemple de ce saint, offrent leur vie à cause de leur foi. Le Pape ne les oublie pas. Que Dieu les remplisse de courage et de force et que la Vierge Marie soit leur soutien ! Avec ma Bénédiction Apostolique !
I am happy to greet all the English-speaking pilgrims and visitors present for this Angelus prayer.  Today we celebrate Saint Stephen, the first Christian martyr.  May his example inspire us to be courageous in living our faith in Christ our Saviour and ready to forgive those who harm us.  I pray that your stay in Rome may renew your love of Christ and his Church and I wish you all a blessed Christmas Season!
Zum Fest des heiligen Stephanus heiße ich heute alle Pilger und Besucher deutscher Sprache willkommen. Einen Tag nach Weihnachten läßt der erste Martyrer der Kirche uns an all jene denken, die auch in unseren Tagen wegen ihres Zeugnisses für den menschgewordenen Sohn Gottes Verfolgung erleiden. Bitten wir darum, daß wir alle, so wie der heilige Stephanus, im Glauben und in der Liebe standhaft bleiben. Von Herzen wünsche ich euch und allen Familien eine gesegnete Weihnachtszeit.
Saludo con afecto a los fieles de lengua española presentes en esta oración mariana. Sintiendo aún el eco de la Navidad, invito a todos a suplicar al Señor que no deje de suscitar en su Iglesia testigos fieles y valientes del Evangelio, a imitación de San Esteban, cuya fiesta celebramos hoy. Él fue el primero de los diáconos escogidos por los Apóstoles como colaboradores de su ministerio y también fue el primero que, colmado de fe y del Espíritu Santo, derramó su sangre en Jerusalén para proclamar su amor a Jesús, el Verbo de Dios hecho carne. Que el ejemplo y la intercesión de los mártires avive en nosotros el deseo de ser auténticos discípulos y misioneros de Cristo, nuestro Redentor. Muchas gracias.
A minha saudação estende-se também aos peregrinos de língua portuguesa, desejando que esta vinda a Roma encha de paz e alegria natalícia os vossos corações. Assim podereis imitar Santo Estêvão no seu amor apaixonado por Cristo, fazendo-o transbordar sobre os conterrâneos e vossa família, que de coração abençôo.
Pozdrawiam wszystkich Polaków. Wspomnienie męczeństwa św. Szczepana uświadamia nam, że również dzisiaj w wielu zakątkach świata nasi bracia chrześcijanie dają heroiczne świadectwo wiary pośród prześladowań. Niech towarzyszy im nasze duchowe wsparcie, aby zachowali pewność, że „jeśli kto wyznaje, że Jezus jest Synem Bożym, to Bóg trwa w nim, a on w Bogu” (1J 4,15). Niech ta wiara będzie również w nas w naszych małych i wielkich przeciwnościach. Serdecznie wam błogosławię.
[Saluto tutti i polacchi. La memoria del martirio di Santo Stefano ci rende consapevoli che anche oggi in diverse parti del mondo i nostri fratelli cristiani danno testimonianza della fede tra le persecuzioni. Li accompagni il nostro spirituale sostegno, affinché perduri in loro la certezza che “chiunque riconosce che Gesù è il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio” (1 Gv 4,15). Questa fede resti anche in noi nelle nostre piccole e grandi avversità. Vi benedico di cuore.]
Rivolgo un caloroso saluto ai pellegrini di lingua italiana, in modo particolare alle famiglie e ai bambini. Mentre vi ringrazio per il vostro affetto, vi chiedo di portare i miei auguri ai vostri cari che sono a casa, specialmente agli anziani e agli ammalati. Buona festa a tutti voi! Grazie!

domenica 25 dicembre 2011

Messaggio natalizio di S.S. Benedetto XVI

Nel rinnovarvi i nostri auguri di un Santo e lieto Natale riproduciamo di seguito il messaggio urbi et orbi oggi pronunciato dal Papa:


Cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero!
Cristo è nato per noi! Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama. A tutti giunga l’eco dell’annuncio di Betlemme, che la Chiesa Cattolica fa risuonare in tutti i continenti, al di là di ogni confine di nazionalità, di lingua e di cultura. Il Figlio di Maria Vergine è nato per tutti, è il Salvatore di tutti.
Così lo invoca un’antica antifona liturgica: “O Emmanuele, nostro re e legislatore, speranza e salvezza dei popoli: vieni a salvarci, o Signore nostro Dio”. Veni ad salvandum nos! Vieni a salvarci! Questo è il grido dell’uomo di ogni tempo, che sente di non farcela da solo a superare difficoltà e pericoli. Ha bisogno di mettere la sua mano in una mano più grande e più forte, una mano che dall’alto si tenda verso di lui. Cari fratelli e sorelle, questa mano è Cristo, nato a Betlemme dalla Vergine Maria. Lui è la mano che Dio ha teso all’umanità, per farla uscire dalle sabbie mobili del peccato e metterla in piedi sulla roccia, la salda roccia della sua Verità e del suo Amore (cfr Sal 40,3).
Sì, questo significa il nome di quel Bambino, il nome che, per volere di Dio, gli hanno dato Maria e Giuseppe: si chiama Gesù, che significa “Salvatore” (cfr Mt 1,21; Lc 1,31). Egli è stato inviato da Dio Padre per salvarci soprattutto dal male profondo, radicato nell’uomo e nella storia: quel male che è la separazione da Dio, l’orgoglio presuntuoso di fare da sé, di mettersi in concorrenza con Dio e sostituirsi a Lui, di decidere che cosa è bene e che cosa è male, di essere il padrone della vita e della morte (cfr Gen 3,1-7). Questo è il grande male, il grande peccato, da cui noi uomini non possiamo salvarci se non affidandoci all’aiuto di Dio, se non gridando a Lui: “Veni ad salvandum nos! - Vieni a salvarci!”.
Il fatto stesso di elevare al Cielo questa invocazione, ci pone già nella giusta condizione, ci mette nella verità di noi stessi: noi infatti siamo coloro che hanno gridato a Dio e sono stati salvati (cfr Est [greco] 10,3f). Dio è il Salvatore, noi quelli che si trovano nel pericolo. Lui è il medico, noi i malati. Riconoscerlo, è il primo passo verso la salvezza, verso l’uscita dal labirinto in cui noi stessi ci chiudiamo con il nostro orgoglio. Alzare gli occhi al Cielo, protendere le mani e invocare aiuto è la via di uscita, a patto che ci sia Qualcuno che ascolta, e che può venire in nostro soccorso.
Gesù Cristo è la prova che Dio ha ascoltato il nostro grido. Non solo! Dio nutre per noi un amore così forte, da non poter rimanere in Se stesso, da uscire da Se stesso e venire in noi, condividendo fino in fondo la nostra condizione (cfr Es 3,7-12). La risposta che Dio ha dato in Gesù al grido dell’uomo supera infinitamente la nostra attesa, giungendo ad una solidarietà tale che non può essere soltanto umana, ma divina. Solo il Dio che è amore e l’amore che è Dio poteva scegliere di salvarci attraverso questa via, che è certamente la più lunga, ma è quella che rispetta la verità sua e nostra: la via della riconciliazione, del dialogo, della collaborazione.
Perciò, cari fratelli e sorelle di Roma e del mondo intero, in questo Natale 2011, rivolgiamoci al Bambino di Betlemme, al Figlio della Vergine Maria, e diciamo: “Vieni a salvarci!”. Lo ripetiamo in unione spirituale con tante persone che vivono situazioni particolarmente difficili, e facendoci voce di chi non ha voce.
Insieme invochiamo il divino soccorso per le popolazioni del Corno d’Africa, che soffrono a causa della fame e delle carestie, talvolta aggravate da un persistente stato di insicurezza. La Comunità internazionale non faccia mancare il suo aiuto ai numerosi profughi provenienti da tale Regione, duramente provati nella loro dignità.
Il Signore doni conforto alle popolazioni del Sud-Est asiatico, particolarmente della Thailandia e delle Filippine, che sono ancora in gravi situazioni di disagio a causa delle recenti inondazioni.
Il Signore soccorra l’umanità ferita dai tanti conflitti, che ancora oggi insanguinano il Pianeta. Egli, che è il Principe della Pace, doni pace e stabilità alla Terra che ha scelto per venire nel mondo, incoraggiando la ripresa del dialogo tra Israeliani e Palestinesi. Faccia cessare le violenze in Siria, dove tanto sangue è già stato versato. Favorisca la piena riconciliazione e la stabilità in Iraq ed in Afghanistan. Doni un rinnovato vigore nell’edificazione del bene comune a tutte le componenti della società nei Paesi nord africani e mediorientali.
La nascita del Salvatore sostenga le prospettive di dialogo e di collaborazione in Myanmar, nella ricerca di soluzioni condivise. Il Natale del Redentore garantisca stabilità politica ai Paesi della Regione africana dei Grandi Laghi ed assista l’impegno degli abitanti del Sud Sudan per la tutela dei diritti di tutti i cittadini.
Cari fratelli e sorelle, rivolgiamo lo sguardo alla Grotta di Betlemme: il Bambino che contempliamo è la nostra salvezza! Lui ha portato al mondo un messaggio universale di riconciliazione e di pace. Apriamogli il nostro cuore, accogliamolo nella nostra vita. Ripetiamogli con fiducia e speranza: “Veni ad salvandum nos!”.

sabato 24 dicembre 2011

Buon Natale a tutto il mondo

Essendo la GMG un evento internazionale vogliamo oggi augurare un Santo e lieto Natale a tutti i popoli che potranno leggerci:




Feliz Navidad en Africano: Geseende Kerfees en ‘n gelukkige nuwe jaar
Feliz Navidad en Alemán: Froehliche Weihnachten und ein gluckliches Neues Jahr!
Feliz Navidad en Árabe: I’D Miilad Said ous Sana Saida
Feliz Navidad en Armenio: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand
Feliz Navidad en Azerí: Tezze Iliniz Yahsi Olsun
Feliz Navidad en Bengali: Shuvo Baro Din – Shuvo Nabo Barsho
Feliz Navidad en Breton: Nedeleg laouen na bloav ezh mat
Feliz Navidad en Búlgaro: Vasel Koleda; Tchesti nova godina!
Feliz Navidad en Catalán: Bon nadal i feliç any nou!
Feliz Navidad en Cantonés: Gong Tsok Sing Dan, Bing Ho Sun Hei
Feliz Navidad en Croata: Sretan Bozic
Feliz Navidad en Checo: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok
Feliz Navidad en Danes: Glaedelig Jul
Feliz Navidad en Egipcio: Colo sana wintom tiebeen
Feliz Navidad en Español: Feliz Navidad y Prospero Año Nuevo
Feliz Navidad en Esperanto: Gajan Kristnaskon
Feliz Navidad en Estonio: Rõõmsaid Jõulupühi
Feliz Navidad en Francés: Joyeux Noël et Bonne Année!
Feliz Navidad en Gallego: Bon Nadal e Ano Novo
Feliz Navidad en Griego: Kala Christougenna Kieftihismenos O Kenourios Chronos
Feliz Navidad en Hawaiano: Mele Kalikimaka
Feliz Navidad en Hebreo: Mo’adim Lesimkha. Shana Tova
Feliz Navidad en Hindi: Shub Naya Baras
Feliz Navidad en Holandés: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar!
Feliz Navidad en Húngaro: Kellemes Karacsonyiunnepeket & Boldog j Évet
Feliz Navidad en Inglés: Merry Christmas & Happy New Year
Feliz Navidad en Islandés: Gledileg Jol og Farsaelt Komandi ar!
Feliz Navidad en Indonés: Selamat Hari Natal
Feliz Navidad en Iraquí: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Feliz Navidad en Irlandés: Nollaig Shona Dhuit
Feliz Navidad en Italiano: Buon Natale e Felice Anno Nuovo
Feliz Navidad en Japonés: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto
Feliz Navidad en Koreano: Sung Tan Chuk Ha
Feliz Navidad en Latin: Natale hilare et Annum Nuovo!
Feliz Navidad en Lituano: Linksmu Kaledu
Feliz Navidad en Macedonio: Streken Bozhik
Feliz Navidad en Malayo: Puthuvalsara Aashamsakal
Feliz Navidad en Maltés: Nixtieklek Milied tajjeb u is-sena t-tabja!
Feliz Navidad en Mandarín: Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan
Feliz Navidad en Maorí: Meri Kirihimete
Feliz Navidad en Mongolés: Zul saryn bolon shine ony mend devshuulye
Feliz Navidad en Noruego: God Jul og Godt Nyttår
Feliz Navidad en Papiamento: Bon Pasco
Feliz Navidad en Polaco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia
Feliz Navidad en Portugués: Boas Festas e um feliz Ano Novo
Feliz Navidad en Rumano: Sarbatori vesele
Feliz Navidad en Ruso: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom
Feliz Navidad en Samoano: La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou
Feliz Navidad en Serbio: Hristos se rodi
Feliz Navidad en Serbio-Croata: Sretam Bozic. Vesela Nova Godina
Feliz Navidad en Somalí: ciid wanaagsan iyo sanad cusub oo fiican.
Feliz Navidad en Swahili: Krismas Njema Na Heri Za Mwaka Mpya
Feliz Navidad en Sueco: God Jul och Gott Nytt År
Feliz Navidad en Sudanés: Wilujeng Natal Sareng Warsa Enggal
Feliz Navidad en Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun
Feliz Navidad en Ucraniano: Veseloho Vam Rizdva i Shchastlyvoho Novoho Roku!
Feliz Navidad en Vasco: Zorionak eta Urte Berri On
Feliz Navidad en Vietnamés: Chuc Mung Giang Sinh – Chuc Mung Tan Nien








P.S. Grazie all'amico Tobias Fobo per l'idea

martedì 20 dicembre 2011

La storia delle GMG: Colonia 2005

Proseguiamo il nostro viaggio alla riscoperta delle GMG per arrivare alla prima presieduta da Benedetto XVI: Colonia 2005.
Lo slogan dell'incontro, a cui presero parte circa 1.200.000 giovani, è stato "siamo venuti ad adorarlo" (Mt. 2,2), mentre l'inno ufficiale è Venite adorare eum (ascoltabile di seguito)



domenica 18 dicembre 2011

La parola del Papa: l'angelus dell'18 dicembre

Proseguiamo l'appuntamento con le parole pronunciate dal Papa durante l'angelus odierno:


Cari fratelli e sorelle!
In questa quarta e ultima domenica di Avvento, la liturgia ci presenta quest’anno il racconto dell’annuncio dell’Angelo a Maria. Contemplando l’icona stupenda della Vergine Santa, nel momento in cui riceve il messaggio divino e dà la sua risposta, veniamo interiormente illuminati dalla luce di verità che promana, sempre nuova, da quel mistero. In particolare, vorrei soffermarmi brevemente sull’importanza della verginità di Maria, del fatto cioè che ella ha concepito Gesù rimanendo vergine.
Sullo sfondo dell’avvenimento di Nazaret c’è la profezia di Isaia. “Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” (Is 7,14). Questa antica promessa ha trovato compimento sovrabbondante nell’Incarnazione del Figlio di Dio. Infatti, non solo la Vergine Maria ha concepito, ma lo ha fatto per opera dello Spirito Santo, cioè di Dio stesso. L’essere umano che comincia a vivere nel suo grembo prende la carne da Maria, ma la sua esistenza deriva totalmente da Dio. E’ pienamente uomo, fatto di terra – per usare il simbolo biblico – ma viene dall’alto, dal Cielo. Il fatto che Maria concepisca rimanendo vergine è dunque essenziale per la conoscenza di Gesù e per la nostra fede, perché testimonia che l’iniziativa è stata di Dio e soprattutto rivela chi è il concepito. Come dice il Vangelo: “Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio” (Lc 1,35). In questo senso, la verginità di Maria e la divinità di Gesù si garantiscono reciprocamente.
Ecco perché è così importante quell’unica domanda che Maria, “molto turbata”, rivolge all’Angelo: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?” (Lc 1,34). Nella sua semplicità, Maria è sapientissima: non dubita del potere di Dio, ma vuole capire meglio la sua volontà, per conformarsi completamente a questa volontà. Maria è infinitamente superata dal Mistero, eppure occupa perfettamente il posto che, al centro di esso, le è stato assegnato. Il suo cuore e la sua mente sono pienamente umili, e, proprio per la sua singolare umiltà, Dio aspetta il “sì” di questa fanciulla per realizzare il suo disegno. Rispetta la sua dignità e la sua libertà. Il “sì” di Maria implica l’insieme di maternità e verginità, e desidera che tutto in Lei vada a gloria di Dio, e il Figlio che nascerà da Lei possa essere tutto dono di grazia.
Cari amici, la verginità di Maria è unica e irripetibile; ma il suo significato spirituale riguarda ogni cristiano. Esso, in sostanza, è legato alla fede: infatti, chi confida profondamente nell’amore di Dio, accoglie in sé Gesù, la sua vita divina, per l’azione dello Spirito Santo. E’ questo il mistero del Natale! Auguro a tutti voi di viverlo con intima gioia.

venerdì 16 dicembre 2011

Chiusura blog a breve

Segnalo ai nostri amici che a breve (probabilmente a inizio 2012) questo blog andrà "in pensione" e le varie news saranno disponibili sulla pagina ufficiale della GMG che verrà pubblicata anche in lingua italiana.
Sino ad allora comunque continuate a seguirci, affinchè possiate essere sempre aggiornati sulla GMG di Rio de Janeiro!!!

mercoledì 14 dicembre 2011

Date ufficiali della GMG 2013

Come alcuni di voi forse già sapranno sono state comunicate dal Vaticano le date ufficiali della GMG a Rio de Janeiro. Essa si terrà dal 23 al 28 luglio.
Qui potrete trovare la notizia dalla pagina ufficiale (in portoghese)

martedì 13 dicembre 2011

La storia delle GMG: Toronto 2002

Siamo oggi giunti a quella che sarà l'ultima GMG per Giovanni Paolo II, in Canada, più precisamente a Toronto, nel 2002.
In quest'edizione, a cui presero parte circa 800000 persone, per la prima volta, nei giorni precedenti alla GMG vera e propria, i giovani pellegrini vennero ospitati anche dalle famiglie delle diocesi circostanti.
Tema dell'incontro fu "Voi siete il sale della terra... Voi siete la luce del mondo" (Mt. 5, 13 - 14) e l'inno (ascoltabile di seguito) si intitolava "lumière du monde"



domenica 11 dicembre 2011

La parola del Papa: l'angelus dell'11 dicembre


Anche oggi voglio proporvi le parole di S.S. Benedetto XVI pronunciate in occasione dell'angelus:

Cari fratelli e sorelle!
I testi liturgici di questo periodo di Avvento ci rinnovano l’invito a vivere nell’attesa di Gesù, a non smettere di aspettare la sua venuta, così da mantenerci in un atteggiamento di apertura e di disponibilità all’incontro con Lui. La vigilanza del cuore, che il cristiano è chiamato ad esercitare sempre, nella vita di tutti i giorni, caratterizza in particolare questo tempo in cui ci prepariamo con gioia al mistero del Natale (cfr Prefazio dell’Avvento II). L’ambiente esterno propone i consueti messaggi di tipo commerciale, anche se forse in tono minore a causa della crisi economica. Il cristiano è invitato a vivere l’Avvento senza lasciarsi distrarre dalle luci, ma sapendo dare il giusto valore alle cose, per fissare lo sguardo interiore su Cristo. Se infatti perseveriamo “vigilanti nella preghiera ed esultanti nella lode” (ibid.), i nostri occhi saranno in grado di riconoscere in Lui la vera luce del mondo, che viene a rischiarare le nostre tenebre.
In particolare, la liturgia dell’odierna domenica, detta “Gaudéte”, ci invita alla gioia, ad una vigilanza non triste, ma lieta. “Gaudete in Domino semper” – scrive san Paolo: “Gioite sempre nel Signore” (Fil 4,4). La vera gioia non è frutto del divertirsi, inteso nel senso etimologico della parola di-vertere, cioè esulare dagli impegni della vita e dalle sue responsabilità. La vera gioia è legata a qualcosa di più profondo. Certo, nei ritmi quotidiani, spesso frenetici, è importante trovare spazi di tempo per il riposo, per la distensione, ma la gioia vera è legata al rapporto con Dio. Chi ha incontrato Cristo nella propria vita, sperimenta nel cuore una serenità e una gioia che nessuno e nessuna situazione possono togliere. Sant’Agostino lo aveva compreso molto bene; nella sua ricerca della verità, della pace, della gioia, dopo aver cercato invano in molteplici cose conclude con la celebre espressione che il cuore dell’uomo è inquieto, non trova serenità e pace finché non riposa in Dio (cfr Le Confessioni, I,1,1). La vera gioia non è un semplice stato d’animo passeggero, né qualcosa che si raggiunge con i propri sforzi, ma è un dono, nasce dall’incontro con la persona viva di Gesù, dal fargli spazio in noi, dall’accogliere lo Spirito Santo che guida la nostra vita. È l’invito che fa l’apostolo Paolo, che dice: “Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo” (1 Ts 5,23). In questo tempo di Avvento rafforziamo la certezza che il Signore è venuto in mezzo a noi e continuamente rinnova la sua presenza di consolazione, di amore e di gioia. Abbiamo fiducia in Lui; come ancora afferma sant’Agostino, alla luce della sua esperienza: il Signore è più vicino a noi di quanto noi lo siamo a noi stessi - “interior intimo meo et superior summo meo” (Le Confessioni, III,6,11).
Affidiamo il nostro cammino alla Vergine Immacolata, il cui spirito ha esultato in Dio Salvatore. Sia Lei a guidare i nostri cuori nell’attesa gioiosa della venuta di Gesù, un’attesa ricca di preghiera e di opere buone.


Dopo Angelus
Cari fratelli e sorelle, oggi il primo saluto è riservato ai bambini di Roma, venuti per la tradizionale benedizione dei “Bambinelli”, organizzata dal Centro Oratori Romani. Grazie a voi tutti! Cari bambini, quando pregherete davanti al vostro presepe, ricordatevi anche di me, come io mi ricordo di voi. Vi ringrazio, e Buon Natale!

Sono lieto di salutare i rappresentanti del Movimento per la Vita di molti Paesi europei, convenuti in occasione del premio per la vita “Madre Teresa di Calcutta” assegnato alla memoria di Chiara Lubich. Cari amici, nell’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, ricordiamo che il primo fra tutti i diritti è quello alla vita. Vi auguro ogni bene per la vostra attività
Desidero inoltre invitare gli universitari degli Atenei di Roma alla celebrazione dei Vespri in preparazione al Natale: l’appuntamento è per giovedì prossimo, 15 dicembre, nella Basilica di San Pietro.
Je vous salue cordialement chers pèlerins francophones. En ce troisième dimanche de l’Avent, Dieu nous invite à la joie. Comme Jean-Baptiste, le serviteur humble et le témoin de la lumière divine qui vient nous visiter, nous sommes invités à devenir des enfants de lumière. N’ayons pas peur de rayonner de cette joie profonde qui doit illuminer notre monde. Saint-Paul nous exhorte : « Soyez toujours dans la joie, priez sans relâche, rendez grâce en toute circonstance, n’éteignez pas l’Esprit ». Avec la Vierge Marie, Notre-Dame de la joie, préparons-nous à accueillir l’Emmanuel, Dieu avec nous ! Avec ma Bénédiction Apostolique !
I am pleased to greet all the English-speaking pilgrims and visitors present today for this Angelus prayer. In today’s Gospel, we hear the voice of John the Baptist crying in the wilderness, encouraging us to prepare the way of the Lord. Through renewed faith, prayer and penance, may we too become authentic heralds of the Lord’s coming among us at Christmas. May God bless all of you!
Von Herzen grüße ich die Pilger und Besucher deutscher Sprache. „Freut euch im Herrn zu jeder Zeit! Freut euch! Denn der Herr ist nahe“ (Phil 4,4-5), so lautet der Eröffnungsvers der Heiligen Messe, heute am dritten Adventsonntag. Die Nähe des Herrn ist für uns Christen der Grund unserer Freude. Weil Gott uns in Jesus Christus nahegekommen ist, dürfen, ja sollen wir uns freuen, so sagt Völkerapostel Paulus. Wo der Herr hingegen fehlt, da sind Unfriede und Traurigkeit. Öffnen wir ihm unsere Herzen, damit er uns seine Nähe schenken kann und auch wir für die Menschen Boten der Freude werden. Der Herr segne euch und eure Familien.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española que participan en esta oración mariana, en particular al grupo de varias parroquias de la diócesis de Huelva. La liturgia de hoy, el llamado domingo Gaudete, nos invita a prepararnos con la oración y las buenas obras a celebrar con gozo la llegada Jesús entre nosotros. Que la Santísima Virgen María nos enseñe a reconocerlo y amarlo, de modo que nuestro corazón y nuestros hogares se inunden de su luz.
Feliz domingo.
Srdačno pozdravljam sve hrvatske hodočasnike, a obsobito sudionike simpozija o Ruđeru Josipu Boškoviću, velikom sinu hrvatskog naroda koij ostavio svoj trag i u gradu Rimu. Ovaj isusovac, znanstvenik i diplomat na izvrstan način utjelovljuje i svjedoči svezu između vjere i znanosti. Dragi prijatelji, neka Gospodin blagoslovi vas i vašu Domivinu. Hvaljen Isus i Marija!
[Saluto cordialmente tutti i pellegrini croati, particolarmente i partecipanti al simposio su Ruđer Josip Bošković, grande figlio del popolo croato, che ha lasciato le sue tracce anche a Roma. Questo gesuita, scienziato e diplomatico impersona e testimonia in modo ottimo il connubio tra la fede e la scienza. Cari amici, il Signore benedica voi e il vostro Paese. Siano lodati Gesù e Maria!]
Drodzy Polacy, bracia i siostry, liturgię dzisiejszej Niedzieli Adwentu przenika szczególna radość. Jej źródłem nie jest jednak atmosfera przedświątecznych zakupów, ani piękno iluminacji sklepów i ulic. Jest nim obecność Boga, który przychodzi, by napełnić nasze serca dobrem, szczęściem, nadzieją wiecznego zbawienia. „Radujcie się zawsze w Panu… Pan jest blisko” (Flp 4, 4-5). Otwórzmy więc serca na Bożą tajemnicę, abyśmy umieli rozpoznać Chrystusa, gdy do nas przyjdzie. Z serca wam błogosławię.
[Cari polacchi, fratelli e sorelle, una particolare gioia attraversa la liturgia dell’odierna Domenica d’Avvento. Ma la sua fonte non sgorga dall’atmosfera delle spese natalizie e neanche dalla bellezza delle illuminazioni dei negozi e delle strade. Essa è la presenza di Dio che viene a riempire i nostri cuori di bontà, di felicità, di speranza nella salvezza eterna: “Rallegratevi sempre nel Signore… il Signore è vicino” (Fil 4,4-5). Apriamo quindi i nostri cuori al mistero divino per essere capaci di riconoscere il Cristo quando verrà in mezzo a noi. Vi benedico di cuore.]
Saluto infine con affetto i pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli di Pian Camuno e di Genova Quarto, il gruppo del Presidio Ospedaliero San Giuseppe e Melorio di Santa Maria Capua Vetere, e i lavoratori della Cooperativa Road Transport, di Roma. A tutti auguro una buona domenica, una buona settimana. Grazie. Buona domenica “Gaudete” .

venerdì 9 dicembre 2011

Conosciamo il Brasile, l'ultima puntata

Concludiamo oggi il nostro viaggio alla scoperta del Brasile con una voce molto breve, relativa all'ambiente.
Da settimana prossima poi cominceremo il viaggio alla scoperta di Rio e del suo circondario...


Ambiente

Il 4,0% del territorio è protetto (1% parzialmente protetto).
Trattati ambientali a cui è associato: Convenzione di Ramsar, CITES, CBD (sulla biodiversità), Convenzione di Basilea sui rifiuti tossici, Protocollo di Montreal (emissione clorofluorocarburi), Protocollo di Kyōto (effetto serra).

giovedì 8 dicembre 2011

FAQ sul volontariato

Vi riporto oggi la traduzione di un documento preso dalla pagina FB dedicata ai volontari presso la GMG in Brasile che potrebbe togliervi alcune curiosità (scusate gli eventuali errori di stampa. Ho cercato di correggerli ma alcuni magari mi sono sfuggiti):


1 - Come posso fare il volontariato?
 
PER fare volontariato è necessario compilare la tua registrazione sul sito ufficiale (www.rio2013.com). L'iscrizione sarà disponibile, probabilmente, dal 15 dicembre.
 
Tutti devono registrarsi sul sito.



2 - Chi sono i volontari della GMG?
 
Sono tutti coloro che, mossi dalla grazia di Dio, sono disposto a servire, a titolo gratuito, lo svolgimento della GMG nelle sue varie fasi.



3 - Qual è l'età minima per volontariato?
 
E' necessario aver compiuto 18 anni. Nella seconda metà del 2012, sarà possibile essere volontari anche per i maggiori di 16 anni, con il consenso dei genitori, appartenenti all'Arcidiocesi di Rio. 



4 - Qual è l'età massima di volontariato?
 
Non c'è limite di età. Avremo bisogno di giovani e adulti.
 
5 - Solo i brasiliani possono fare volontariato?
 
Come nelle precedenti edizioni della GMG, gli stranieri potranno essere volontari. I volontari sono divisi in tre categorie:
 
Volontariato Diocesano - Brasile, vive a Rio e Niteroi e viene inserito in una parrocchia o comunità della sua diocesi.
 
Volontariato Stato - Brasile, vive in una delle città in Brasile (ad eccezione di Rio de Janeiro e di Niterói) ed è inserito in una parrocchia.
 
Volontariato internazionale - vive fuori del Brasile.



6 - Quando si inizia il lavoro di volontario?
 
Ci sono persone che già lavorano, altri che sono chiamati a lavorare in preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù, ma la maggior parte dei volontari saranno invitati ad iniziare la loro attività nelle settimane prima dell'inizio del viaggio. Vi sono quindi due tipi di volontariato:
 
- uno che agirà nella preparazione e realizzazione della Giornata Mondiale della Gioventù.
 
- Coloro che agiscono durante la Gmg. 
  
7 - In quante lingue è necessario parlare?
 
Ci sono diversi servizi da eseguire prima, durante e dopo il giorno che non dipendono da una seconda lingua, tuttavia, è utile avere nozioni di un'altra lingua. Ci sono ruoli specifici per le persone con buona conoscenza di un'altra lingua e più funzioni generali.




8 - Io voglio fare volontariato nelle giornate precedenti, può anche agire come volontari alla GMG?
 
Sì, Colui che è volontario nelle giornate delle diocesi e si sono registrati e sono stati selezionati per essere volontari raggiungeranno RIO il primo giorno di giorno e sarà aggregati ai team. Saranno pre-formate e addestrate per le loro funzioni, come gli altri volontari.
  
9 - La persona che si registrano sul sito è già automaticamente volontari della GMG?
 
Con la firma si diventa un candidato. Tutti i candidati saranno sottoposti a un processo di selezione. Non c'è una data per comunicare la selezione. Questo avverrà durante il processo.
  
10 - Che cosa fa un volontario?
 
Ci sono diverse funzioni per i volontari. Possono servire:
 
· In punti ospedalieri
 
· In aeroporti e strade
 
· Nei punti di informazione
 
· In preparazione del kit del pellegrino
 
· Nell'organizzazione di eventi di massa
 
· In eventi culturali
 
· In Liturgia
 
· In catechesi
 
· In servizi di traduzione
 
· Nella zona amministrativa
 
· Nel comunicazione (social network)
 
· Nel aiutare i portatori di handicap ...
  
11 - Come faccio a sapere il mio lavoro?
 
Le funzioni saranno definiti durante il periodo di preparazione del viaggio e dei volontari che non sono a Rio de Janeiro, saranno informati via e-mail circa le loro funzioni, da gennaio 2013.

 
12 - Non sono a Rio, dove soggiornare?
 
I volontari che non vivono a Rio de Janeiro saranno alloggiati in base al loro periodo di permanenza nelle famiglie, scuole, chiese o nel punto di accoglienza dei pellegrini
  
13 - Che dire gli altri bisogni (cibo, trasporti ...)?
 
C'è un reparto dal settore del volontariato responsabile della cura del volontario, mentre agisce per il viaggio, cioè la GMG avrà il compito di alloggio, pasti, trasporti e tutto ciò che è necessario per rendere un buon soggiorno e un buon sviluppo del loro lavoro.
14 - Come posso partecipare ad attività di volontariato come la catechesi, o andare a lavorare tutto il tempo?
 
Questo dipenderà dalla tua funzione e dalla cooperazione della squadra
  
15 - Sarò vicino al Papa?
 
L'obiettivo principale e prioritario del volontario nella Giornata Mondiale della Gioventù è di essere di servizio, quindi il volontario non può essere programmato per un servizio accanto al palco.
 
Il nostro progetto consiste in un incontro con i volontari di Papa Benedetto XVI Giornata Mondiale della Gioventù, ma questa sarà confermata solo in seguito dall'Ufficio del Sommo Pontefice.
  
16 - Mi sarà formato per il mio lavoro come volontario?
 
Sì. Tutti i volontari parteciperanno ad un programma di formazione. Questo programma comprende un corso di formazione spirituale, culturale, tecnico e specifico.
  
17 - Come posso essere informato sulle novità e le chiamate?
 
Useremo il blog, le pagine facebook ​​dei volontari e i nostri mezzi di comunicazione interna. Poi ci sono tutte le informazioni aggiornate e saranno chiamati per eventi e servizi in generale.
 
Inoltre, ogni mese, il volontario riceverà nella e-mail in formato PDF, sulla Gazzetta del Volontariato.
  
18 - Chi devo chiamare?
 
Siamo sempre a vostra disposizione in volunt@rio2013.com per domande e suggerimenti. Per coloro che vivono in:
 
· In Rio e Niteroi: Il vostro contatto è Thaise.
 
· In Brasile (tranne in Rio e di Niterói): Il vostro contatto è Michele.
 
· Nella fuori e parlano inglese o tedesco: Il vostro contatto è Peter.
 
· Nella fuori e parla spagnolo o francese: Il vostro contatto è Lorena.
 
Inviando e-mail, mettere nel soggetto, il nome della persona a cui si stanno dirigendo tua email.

mercoledì 7 dicembre 2011

Novità per i volontari

Ho ricevuto oggi una mail (che riporto in calce in lingua originale) da volunt@rio2013.com nella quale si segnala a tutti coloro che volessero fare i volontari a Rio nel 2013 che dovranno obbligatoriamente compilare, a partire dal 15 dicembre, un modulo di iscrizione che sarà disponibile sul sito ufficiale www.rio2013.com a partire dalla data segnalata (modulo obbligatorio anche per coloro che avessero già mandato la mail)
Vengono inoltre riportati nella stessa i contatti ufficiali per domande e suggerimenti da presentarsi sia via mail che tramite il blog e il gruppo ufficiale di FB.
Non ci resta quindi che attendere il 15 per poter quindi provare ad essere presi come volontari in Brasile.
Per concludere ecco la mail da me ricevuta in data odierna:

"Bem vindo ao Setor de voluntários da JMJ Rio2013! Que bom receber seu email!

Para ser voluntário da JMJ você deve preencher o seu cadastro no site oficial (www.rio2013.com). O cadastro estará disponível a partir do dia 15 de dezembro.
Estaremos sempre à sua disposição no volunt@rio2013.com para dúvidas e sugestões. Para os que moram:
Na cidade do Rio e Niterói: Seu contato é a Thaise.
No Brasil (exceto na cidade do Rio e Niterói): Seu contato é a Michele.
No exterior e falam inglês ou alemão: Seu contato é o Pedro.
No exterior e falam espanhol ou francês: Seu contato é a Lorena.

Importantíssimo!!! 
Acesse nosso FACE! Este grupo privado no facebook serve para nossa comunicação interna, para atualizar informações, fazer convocações, promover enquetes, interagir... Entre e fique por dentro das atualizações. Temos também um blog.
Em Cristo,
Giselle Azevedo
PS: TODOS precisam inscrever-se pelo site,  inclusive os que já estão atuando como voluntário e os que já nos enviaram algum tipo de ficha.. Pedimos desculpas por pedir que preencha mais uma ficha. Não conseguimos migrar os dados para o novo sistema.


Setor de Voluntários
JMJ Rio2013 | Blog dos Voluntários
Grupo Privado Facebook
"Se alguém tem o dom do serviço, exerça-o como graça dada por Deus"(I Pe 4, 11b)"

martedì 6 dicembre 2011

La storia delle GMG: Roma 2000

Torniamo oggi a Roma per il nostro viaggio alla riscoperta delle GMG del passato, edizione svoltasi durante il giubileo di quell'anno dal 15 al 20 agosto. Tema dell'incontro fu: "Il verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi" (Gv 1,14). Presero parte all'edizione circa 2.500.000 giovani. L'inno, che potrete riascoltare qui sotto assieme a un breve video - ricordo, si intitolava "Emmanuel"



domenica 4 dicembre 2011

La parola del Papa: l'angelus del 4 dicembre

Da oggi, per tutte le domeniche, vorrei lanciare una nuova rubrica in cui pubblicherò, grazie all'aiuto del sito ufficiale del Vaticano, l'Angelus papale, per poter far riflettere sulle sue parole e, durante il periodo dell'Avvento, per potersi preparare al Natale prossimo venturo:


"Cari fratelli e sorelle!
L’odierna domenica segna la seconda tappa del Tempo di Avvento. Questo periodo dell’anno liturgico mette in risalto le due figure che hanno avuto un ruolo preminente nella preparazione della venuta storica del Signore Gesù: la Vergine Maria e san Giovanni Battista. Proprio su quest’ultimo si concentra il testo odierno del Vangelo di Marco. Descrive infatti la personalità e la missione del Precursore di Cristo (cfr Mc 1,2-8). Incominciando dall’aspetto esterno, Giovanni viene presentato come una figura molto ascetica: vestito di pelle di cammello, si nutre di cavallette e miele selvatico, che trova nel deserto della Giudea (cfr Mc 1,6). Gesù stesso, una volta, lo contrappose a coloro che “stanno nei palazzi dei re” e che “vestono con abiti di lusso” (Mt 11,8). Lo stile di Giovanni Battista dovrebbe richiamare tutti i cristiani a scegliere la sobrietà come stile di vita, specialmente in preparazione alla festa del Natale, in cui il Signore – come direbbe san Paolo – “da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2 Cor 8,9).
Per quanto riguarda la missione di Giovanni, essa fu un appello straordinario alla conversione: il suo battesimo “è legato a un ardente invito a un nuovo modo di pensare e di agire, è legato soprattutto all’annuncio del giudizio di Dio” (Gesù di Nazaret, I, Milano 2007, p. 34) e della imminente comparsa del Messia, definito come “colui che è più forte di me” e che “battezzerà in Spirito Santo” (Mc 1,7.8). L’appello di Giovanni va dunque oltre e più in profondità rispetto alla sobrietà dello stile di vita: chiama ad un cambiamento interiore, a partire dal riconoscimento e dalla confessione del proprio peccato. Mentre ci prepariamo al Natale, è importante che rientriamo in noi stessi e facciamo una verifica sincera sulla nostra vita. Lasciamoci illuminare da un raggio della luce che proviene da Betlemme, la luce di Colui che è “il più Grande” e si è fatto piccolo, “il più Forte” e si è fatto debole.
Tutti e quattro gli Evangelisti descrivono la predicazione di Giovanni Battista facendo riferimento ad un passo del profeta Isaia: “Una voce grida: «Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio»” (Is 40,3). Marco inserisce anche una citazione di un altro profeta, Malachia, che dice: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via” (Mc 1,2; cfr Mal 3,1). Questi richiami alle Scritture dell’Antico Testamento “parlano dell’intervento salvifico di Dio, che esce dalla sua imperscrutabilità per giudicare e salvare; a Lui bisogna aprire la porta, preparare la strada” (Gesù di Nazaret, I, p. 35).
Alla materna intercessione di Maria, Vergine dell’attesa, affidiamo il nostro cammino incontro al Signore che viene, mentre proseguiamo il nostro itinerario di Avvento per preparare nel nostro cuore e nella nostra vita la venuta dell’Emmanuele, il Dio-con-noi"

Dopo l'Angelus

"Cari fratelli e sorelle!
Nei prossimi giorni, a Ginevra e in altre città, si celebrerà il 50° anniversario dell’istituzione dell’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni, il 60° della Convenzione sullo status dei rifugiati ed il 50° della Convenzione sulla riduzione dei casi di apolidìa. Affido al Signore quanti, spesso forzatamente, debbono lasciare il proprio Paese, o sono privi di nazionalità. Mentre incoraggio la solidarietà nei loro confronti, prego per tutti coloro che si prodigano per proteggere e assistere questi fratelli in situazioni di emergenza, esponendosi anche a gravi fatiche e pericoli.
Chers pèlerins francophones, la prière de l’Angélus me donne la joie de vous accueillir. À la suite de Jean-Baptiste, n’ayons pas peur de vivre dans l’espérance. Dans notre monde traversé par l’incertitude et la violence, que ce temps de l’Avent et de l’attente de la venue du Prince de la Paix, nous donne de méditer la Parole de Dieu. Évitons de nous endormir et préparons avec détermination le chemin du Seigneur, source de paix et de joie, d’amour et d’espérance, qui vient sans cesse consoler son peuple. Avec la Vierge Marie, soyons les messagers impatients de l’espérance dont notre monde a tant besoin ! Bonne et sainte préparation à la fête de Noël !
I greet all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Angelus.  Today we mark the second Sunday of Advent by a Gospel passage where John the Baptist calls us to conversion.  May we heed his call to repentance and ask the Lord to forgive us our sins, so that Emmanuel, God-with-us, may find us ready when he comes.  Upon each of you and your loved ones at home, I invoke God’s abundant blessings.
Mit Freude begrüße ich alle deutschsprachigen Pilger und Gäste. Der Advent ist die Zeit der Erwartung und der Umkehr. Warten auf das Kommen des Herrn heißt nicht untätig sein, sondern das Leben neu auf Gott ausrichten: „Bereitet dem Herrn den Weg“ (Mk 1,3), mahnt uns Johannes der Täufer heute im Evangelium. Lassen wir den Herrn wirklich in unser Leben herein, dann können wir mithelfen, daß Gott in diese Welt kommt, daß schon jetzt „ein neuer Himmel und eine neue Erde“ sichtbar werden, „in denen Gerechtigkeit wohnt“ (vgl. 2 Petr 3,13). Der Herr geleite euch auf seinen Wegen.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los fieles de las Parroquias de la Santísima Trinidad, de Castellón de la Plana, y de la Preciosísima Sangre, de Valencia. En este segundo domingo de Adviento, la Palabra de Dios ilumina las actitudes espirituales necesarias para acoger la venida del Señor. Llama a la conversión total que endereza el camino extraviado. Exhorta a creer en el designio de salvación de Dios e invita a comprometerse en la construcción de su Reino. Que la Virgen Madre nos obtenga de su Hijo abundantes gracias en este santo tiempo y nos ayude a ser siempre fieles en estos propósitos de vida cristiana. Feliz domingo.
Słowa pozdrowienia kieruję do Polaków. W drugą niedzielę Adwentu liturgia Kościoła wzywa nas: „Przygotujcie drogę Panu, prostujcie ścieżki dla Niego” (Mk 1,3). Jak słuchacze św. Jana Chrzciciela, oczekując na przyjście Pana, uznajmy własny grzech, obudźmy w sobie pragnienie nawrócenia i otwierajmy serca na obecność Boga w naszym życiu. Niech wspiera nas Jego łaska i błogosławieństwo.
[Rivolgo ai polacchi una parola di saluto. Nella seconda domenica dell’Avvento la liturgia della Chiesa ci invita: “preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri” (Mc 1,3). Come gli ascoltatori di San Giovanni Battista riconosciamo il nostro peccato, risvegliamo il desiderio di conversione e apriamo i cuori alla presenza di Dio nella nostra vita. Ci sostenga la Sua grazia e benedizione.]
Rivolgo infine un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai fedeli venuti da Foggia, Mozzagrogna, Cagliari, Carbonia, Agropoli e Chiusano di San Domenico, come pure alla Corale di Canale di Ceregnano. A tutti auguro una buona domenica. Buona domenica, buona settimana. Grazie!"