sabato 5 gennaio 2013

E' necessario correre dei rischi

Visto il grande successo, a grande richiesta, vogliamo rendere fissa la rubrica dei racconti che abbiamo inaugurato lo scorso mese sotto Natale. A differenza di quanto fatto a dicembre, però, i racconti avranno cadenza mensile e non giornaliera. Cominciamo oggi, come facemmo lo scorso mese, con un racconto di Paulo Coelho, tratto dal libro "sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduto e ho pianto" (ed. Bompiani), che potrebbe essere intitolato "E' necessario correre dei rischi". Buona lettura:

""E' necessario correre dei rischi," diceva lui. "Riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando lasciamo che l'inatteso accada.
Tutti i giorni, con il sole Dio ci concede un momento in cui è possibile cambiare ciò che ci rende infelici. Tutti i giorni fingiamo di non percepire questo momento, ci diciamo che non esiste, che l'oggi è uguale a ieri e identico al domani. Ma chi presta attenzione al proprio giorno, scopre l'istante magico:un istante che può nascondersi nel momento in cui, la mattina, infiliamo la chiave nella toppa, nell'istante di silenzio subito dopo la cena, nelle mille e una cosa che ci sembrano uguali. Questo momento esiste: un momento in cui tutta la forza delle stelle ci pervade e ci consente di fare miracoli.
A volte la felicità è una benedizione, ma generalmente è una conquista. L'istante magico del giorno ci aiuta a cambiare, ci spinge ad andare in cerca dei nostri sogni. Soffriremo, affronteremo momenti difficili, ricaveremo molte disillusioni: ma tutto è transitorio e non lascia alcun segno. E, nel futuro, potremo guardare indietro con orgoglio e fede.
Meschino colui che ha avuto paura di correre rischi. Perché forse non sarà mai deluso, non avrà disillusioni, né soffrirà come coloro che hanno un sogno da perseguire. Ma quando quell'uomo guarderà dietro di sé, perché capita sempre di guardare indietro, sentirà il proprio cuore dire: "Che cosa ne hai fatto dei miracoli di cui Dio ha disseminato i tuoi giorni? Come hai impiegato le doti che il tuo Maestro ti ha affidato? Le hai sotterrate in una fossa profonda, perché avevi paura di perderle. Allora la tua eredità è questa: la certezza di aver sprecato la tua vita."
Meschino colui che sente queste parole. Allora crederà ai miracoli, ma gli istanti magici della vita saranno ormai passati"."

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